Assemblea Territoriale Idrica di Siracusa dice si' alla gestione interamente pubblica del servizio idrico. I Sindaci in sintonia con la volontà popolare!
- Dettagli
- Pubblicato: Venerdì, 13 Novembre 2020 13:27
Il Forum siciliano dei movimenti per l'Acqua e Beni comuni esprime grande soddisfazione per il voto dell'Assemblea Territoriale Idrica (ATI) di Siracusa che ieri, 12 novembre, si è riunita per scegliere la futura forma di gestione unica provinciale del Servizio Idrico Integrato.
I Sindaci con una votazione di oltre l'80% della composizione dell'ATI siracusano, 15 comuni presenti on line, più una delega, hanno votato all'unanimità per la gestione interamente Pubblica, modificando lo Statuto dell'ATI ed introducendo l'esclusività della forma Pubblica della gestione.
Il Forum siciliano con una lettera aperta indirizzata ai 21 Sindaci, ai Consigli comunali, al Commissario straordinario e per conoscenza ad ANCI Sicilia ed alla stampa, aveva chiesto all'Assemblea dei Sindaci di esprimersi in continuità con la volontà popolare Referendaria del 2011 e con l'indirizzo della legge regionale 19/15, per la gestione Pubblica e partecipativa del SII attraverso la costituzione di una Azienda Speciale Consortile; un ente di diritto pubblico partecipato da tutti i Comuni della provincia a totale capitale pubblico, soggetto al controllo analogo degli enti ed alla partecipazione democratica dei Consigli comunali, dei lavoratori e dei cittadini.
Ci felicitiamo oggi per l'importante atto di indirizzo politico ed amministrativo che il Direttivo dell'ATI, il Commissario e tutti i Sindaci hanno saputo esprimere, compresi quelli dei Comuni che pur chiedendo il riconoscimento della gestione diretta con l'applicazione delle clausole di salvaguardia ex art.147 c. 2 bis dlgs 152/06 hanno sostenuto convintamente la gestione Pubblica; una scelta preliminare all'individuazione del futuro soggetto gestore che attuerà i contenuti del redigendo aggiornamento del Piano d'Ambito attraverso cui il Gestore unico, che auspichiamo possa essere individuato in una Azienda speciale consortile, potrà accedere ai fondi della programmazione in essere e di quella UE 2021/27.
La scelta della gestione interamente Pubblica di Siracusa, che segue quella dell'ATI di Agrigento, esprime una visione strategica che sottrae alla finalità lucrativa il Bene Comune per eccellenza, che guarda al futuro sostenibile ed al bene delle comunità.
Il Forum auspica che possa essere emulata presto delle altre Assemblee Territoriali Idriche siciliane,chiamate alla stessa scelta di partecipazione e democrazia da qui al prossimo 31 dicembre.
Palermo 13.11.2020
FORUM SICILIANO DEI MOVIMENTI PER L'ACQUA ED I BENI COMUNI
Si scrive Acqua e Beni comuni, si legge Democrazia
*****
LETTERA APERTA AI SINDACI DELLA PROVINCIA DI SIRACUSA
ACCELERARE IL PERCORSO VIRTUOSO VERSO GESTIONE PUBBLICA E PARTECIPATIVA DEL SII
Palermo lì 11.11.2020
Alla cortese attenzione delle Sig.re e dei Sig.ri Sindaci
della ex provincia di Siracusa
al Commissario straordinario Dott. Azzarello ed al Direttivo dell'ATI
e p.c.
ai Sigg. Presidenti dei Consigli comuniali e Consiglieri dei Comuni della provincia
al Presidente di ANCI Sicila prof. Leoluca Orlando
LORO SEDI
alla cortese attenzione degli organi d'informazione, con preghiera di diffusione alle cittadinanze
LORO SEDI
Oggetto: prossima seduta del'ATI del 12.11.2020; richiesta di scelta della forma di gestione interamente Pubblica e partecipativa e richiesta di partecipazione alla seduta dell'ATI da uditori di una delegazione del Forum siciliano.
Gent.me/mi,
con la presente, in occasione della seduta plenaria dell'ATI del 12.11.2020 il Forum siciliano dei movimenti per l'Acqua ed i Beni Comuni vuole portare alla Vostra attenzione alcune considerazioni in merito alla scelta della forma di gestione del Servizio Idrico Integrato oggetto della Vs. discussione all'ATI e la richiesta di poter partecipare con una propria delegazione da auditori, come avviene in altre Assemblee Territoriali Idriche.
Come saprete il Forum è il soggetto promotore dei Referendum popolari del 2011 che portarono la maggioranza assoluta degli italiani e dei siciliani a votare col 98% di SI per l'Acqua Pubblica ed affinchè non si facesse profitto sulla gestione delle risorse idriche, nonché della Proposta di legge di iniziativa Popolare e dei Consigli comunaliche ha dato vita alla legge 19/2015 vigente, alla quale molti Comuni della provincia di Siracusa hanno contribuito con le loro deliberazioni ed attraverso la raccolta delle firme dei cittadini.
La legge regionale 19/2015 alla quale siete chiamati a dare attuazione, raccoglie l'istanza popolare di una gestione interamente Pubbica e partecipativa; all'art. 1 recita: “La Regione (..) considera l’acqua bene comunepubblico non assoggettabile a finalità lucrative quale patrimonio da tutelare, in quanto risorsa pubblica limitata,essenziale ed insostituibile per la vita e per la comunità, di alto valore ambientale, culturale e sociale. Considera, altresì, che la disponibilità e l’accesso all’acqua potabile ed all’acqua necessaria per il soddisfacimento dei bisogni collettivi costituiscono un diritto umano, individuale e collettivo, non assoggettabile a ragioni di mercato”; ed ilcomma 1 art. 4 ribadisce che “La gestione del servizio idrico integrato è realizzata senza finalità lucrative, persegue obiettivi di carattere sociale e ambientale ed è finanziata attraverso meccanismi tariffari.”
La legge naturalmente non può escludere sulla base della normativa nazionale ed europea le altre possibili formedi gestione, mista o privata, ma dichiara in maniera inequivocabile un indirizzo per gli attuatori del dettato normativo regionale, i Sindaci all'interno delle Assemblee Territoriali Idriche.
Invitiamo i Sigg. Sindaci a non sottovalutare l'importanza strategica di questa scelta, essenziale per il futuro delle Loro comunità, ricordando sia a coloro che hanno fatto richiesta di accedere alla gestione autonoma ai sensi dell'atr. 147 comma 2 bis lettere a) e b) del D.Ls n. 152/06 che a tutti agli altri che la partecipazione all'ATI è obbligatoria per tutti i Comuni e che la scelta della forma di gestione è propedeutica all'attribuzione del Servizio Idrico Integrato ad un gestore unico di ambito provinciale, che sarà il soggetto deputato alla gestione del SII e adattuare le opere previste dal Piano d'Ambito in corso di aggiornamento, per le quali potrà attingere alle risorse finanziarie esistenti ed a quelle della programmazione europea 2021/27.
Crediamo non sfugga a nessun Sindaco il fatto che nelle more della definizione dell'accertamento dei requisiti previsti per l'accesso alla gestione diretta, sia indispensabile per i Comuni che hanno partecipato alla promozione dei Referendum per l'Acqua Pubblica scegliere la gestione interamente pubblica e prefigurare nell'Azienda speciale consortile il futuro gestore unico provinciale, anche perchè se non fosse loro riconosciuto il diritto di accedere alla gestione diretta subirebbero una privatizzazione di fatto.
Anche in provincia di Siracusa la privatizzazione del SII ha fallito la mission di efficacia, efficienza ed economicità. Il gestore SAI 8, al pari di Girgenti Acque ad Agrigento e APS per la provincia di Palermo, sono già usciti ingnominiosamente dalla gestione delle risorse idriche non avendo risolto i problemi di efficientamento delservizio, delle reti e degli impianti di depurazione per i quali la Sicilia è al primo posto per multe comunitarie e danno ambientale prodotto.
Le privatizzazioni siciliane non hanno certo brillato per efficacia, trasparenza e legalità. Ricordiamo ad esempio che il Forum denunciò all'atto dell'affidamento del servizio a SAI 8 l'irregolarità della fideiussione bancaria chesolo a distanza di molti anni ha portato alla sua decadenza, a dimostrazione che il solo controllo pubblico da parte dei soggetti preposti non si è rivelato sufficiente a garantire la necessaria trasparenza nella gestione di un servizio pubblico essenziale e Bene Comune per eccellenza.
Specie in una fase di crisi sociale, economica ed ambientale come quella in atto crediamo indispensabile che gli enti locali assumano la responsabilità di orientare la propria scelta verso una gestione interamente Pubblica, partecipativa e senza finalità lucrative attraverso la costituzione di un Ente di diritto pubblico quale è l'Azienda speciale consortile per i seguenti motivi:
- l'Azienda speciale consortile riconduce nell'alveo del diritto pubblico anziché di quello privato come laspa un servizio pubblico essenziale, offre le maggiori garanzie di trasparenza, efficienza, efficacia ed economicità, sfrondando il campo da ogni eventuale nuova privatizzazione, anche parziale, del SII; è pienamente prevista dal nostro ordinamento giuridico quale braccio operativo degli enti locali. Ha autonomia gestionale e imprenditoriale ed è soggetta al controllo analogo. É di proprietà di tutti icomuni ed è regolata dallo statuto condiviso ed approvato dai Consigli comunali. Non ha finalità di lucro e deve reinvestire nella qualità del servizio e nel calmierare le tariffe. Consente la partecipazione ed il controllo popolare dei cittadini e dei lavoratori a maggiore garanzia di trasparenza ed efficienza.
- L'accesso al credito per l'avvio della gestione è garantito dal gettito tariffario sia per una spa mista oprivata che per una azienda speciale consortile, dunque sia il privato che il pubblico possono accedere nella stessa misura a linee di credito.
- Al contrario l'ipotesi di una gestione mista, pubblico-privato, o interamente privata attraverso una spa ricade nel diritto privato, prevede la finalità lucrativa e la garanzia del profitto che, come è noto,graverebbe sulla bolletta pagata dai cittadini, dato che tutti i costi del servizio idrico integrato devono essere coperti dalla tariffa (full recovery cost). La proposta tariffaria si attesterebbe di conseguenza al tetto massimo previsto da ARERA e non al minimo. É governata da un C.d.A. di nomina politica senza la possibilità di partecipazione e controllo civico che pure è previsto sia dalla legge 19/15 che dalla Convenzione di Aarhus per tutte le materie di carattere ambientale.
Per i motivi succintamente su esposti il Forum siciliano dei movimenti per l'acqua ed i beni Comuni chiede atutti i Sindaci della provincia di Siracusa di esprimersi in sintonia con il popolo referendario e con la leggeregionale 19/2015 per una gestione interamente Pubblica e partecipativa del SII attraverso la costituzione diuna Azienda speciale consortile quale gestore unico provinciale, così come già deliberato dall'ATI di Agrigento.
FORUM SICILIANO DEI MOVIMENTI PER L'ACQUA ED I BENI COMUNI
Si scrive Acqua e Beni comuni, si legge Democrazia