Ato 2 Toscana, i padroni dell'acqua votano a favore dei predoni dell'acqua
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- Pubblicato: Martedì, 06 Dicembre 2011 18:03
Non è servito nè il voto di 27 milioni d'Italiani, nè la presenza di una sessantina di cittadini/e dell'ATO 2 a far cambiare idea ai/alle nostri/e amministratori locali.
Oggi martedì 6 dicembre si è riunita d'urgenza e a porte chiuse, l'assemblea dei sindaci dell'ATO2 per votare la proroga di 5 anni (dal 2021 al 2026) della concessione già ventennale della gestione del servizio idrico dei 57 comuni della nostra zona, facendo così un regalo ai privati di Acque SpA... e garantendo altri anni di profitti su un bene primordiale come l'acqua. Oltre alla dubbia legalità dell'operazione, che rischiamo di pagare duramente in futuro visto che il capitolato della gara d'appalto internazionale prevedeva una scadenza di 20 anni per “potere ammortizzare gli investimenti....”, questa votazione va contro il referendum del 12 e 13 giugno nel quale 1.700.000 Toscani/e hanno detto chiaramente che il privato e il profitto devono stare fuori dalla gestione dell'acqua. Questa decisione presa all'unanimità dai sindaci dell'ATO 2 che in teoria ha funzione di “controllo del gestore” ed è a meno di un mese dalla sua scomparsa, ci sembra poco rispettosa della volontà dei cittadini che hanno partecipato massivamente alla consultazione referendaria.
E' questo il modello di Democrazia che vogliono fare rispettare i nostri sindaci? E' questo il modello partecipativo del quale si vanta la Regione Toscana che da parte sua sta per votare una legge per creare un ATO (Ambito Territoriale Ottimo) regionale unico per l'Acqua composto da 285 comuni in vista del gestore unico privatizzato, estromettendo una volta di più i/le cittadini/e dai centri di controllo locali? Acea, Monte dei Paschi di Siena, Suez e Caltagirome comandano e i sindaci, obbedienti, deliberano. Volevano la proroga della concessione, a dispetto del referendum, e l'hanno ottenuta. In disprezzo alla democrazia e alla volontà di tutti noi.
Presidio a San Miniato (Pi) Martedì 6 Dicembre ore 10.00
all'assemblea dell'ATO 2 per chiedere ai sindaci il rispetto dell'esito referendario
A meno di un mese dalla scomparsa degli Ambiti Territoriali Ottimali e da un indirizzo espresso dalla Regione Toscana di integrazione in un ATO unico di 285 comuni per il servizio idrico, nella prospettiva di un gestore unico quanto più lontano possibile da quella democrazia partecipata dell’acqua richiesta da 26 milioni di persone, l’ordine del giorno di convocazione urgente dell’Assemblea dei Sindaci dell’ATO 2 Basso Val d'Arno, provoca rabbia, sdegno e indignazione in tutti coloro che hanno a cuore la democrazia.
Dopo un referendum popolare che ha visto la partecipazione della stragrande maggioranza dei/delle cittadini/e di tutti comuni dell'ATO che hanno votato contro la privatizzazione del servizio idrico, si propone la revisione del piano d’ambito in vista di nuovi aumenti tariffari e la proroga di ben 5 anni della concessione per la gestione del servizio idrico a Acque S.p.A., passando così dai 20 già concessi a 25 anni di gestione privatizzata!
Non un solo accenno, nell'ordine del giorno, alla ripubblicizzazione del servizio idrico come richiesto implicitamente nel I° quesito referendario da quasi tutta la popolazione Toscana e Italiana.
Non un solo accenno all’applicazione del II° quesito referendario, per togliere dalla tariffa il 7% di remunerazione garantita al capitale investito, che la Corte costituzionale a sancito come immediatamente applicabile.
I referendum non solo continuano ad essere disattesi ma si prepara un vero e proprio tradimento.
Ricordiamo che è proprio l'ATO, autorità pubblica di controllo dell'operato del gestore, e dunque proprio quei 57 sindaci che lo compongono, a dover intervenire sulla tariffa per rispondere così alla volontà espressa da oltre il 65% dei/delle loro cittadini/e nei referendum.
All’opposto ci si prepara a garantire ulteriori profitti a quella compagine fatta di banche, multinazionali e imprenditori privati che non intendono rinunciare ai guadagni sicuri del “mercato” dei servizi pubblici locali.
Facciamo fatica a credere che Legalità e Democrazia possano essere calpestate impunemente da chi è stato/a eletto/a nei nostri Comuni per prendersi cura del “Bene Comune”.
Saremo presenti a San Miniato Martedì mattina 6 Dicembre davanti alla Casa culturale di San Miniato Basso, via Pizzigoni 10, all'assemblea dell'ATO2 perchè la richiesta ai sindaci di rispettare l'esito referendario del 12 e 13 Giugno diventi obbligo civile e rispetto della democrazia.
Nessuno è padrone dell’acqua, neanche i Sindaci, perché l’acqua è di tutti.
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Forum Toscano dei movimenti per l'acqua ATO2
Comitato Acqua Bene Comune Pisa
Forum Acqua Valdera
Comitato Empolese Valdelsa - 2Si per l'acqua bene comune
Comitato Pistoiese per l’Acqua Bene Comune
Comitato Senese acqua pubblica
Comitato referendario provincia di Lucca