Arezzo - bocciato il nuovo metodo tariffario
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- Pubblicato: Martedì, 16 Aprile 2013 12:00
Martedì 16, alle alle 10 si è riunita ad Arezzo la Conferenza Territoriale dei sindaci dei comuni della provincia di Arezzo dell'ATO4. Dopo più di 4 ore di discussione, accompagnate da un presidio del Comitato Acqua pubblica Arezzo che è stato ricevuto con una sua delegazione, i sindaci hanno bocciato a grande maggioranza il nuovo metodo tariffario proposto dall'Aeeg, . Un'ulteriore prova che la ragione è da parte dei comitati, che stanno contrastando l'operazione truffaldina dell'Aeeg e stanno continuando a praticare l'Obbedienza Civile autoriducendosi la bolletta dell'acqua.
Appello ai sindaci: "Non approvate la nuova tariffa truffa dell'acqua"
Martedì 16 aprile alle ore 10 ad Arezzo in Via Gobetti 23, si riunirà la Conferenza Territoriale ex A.A.T.O.4-Alto Valdarno composta dai 37 sindaci dei comuni della gestione Nuove Acque per discutere la nuova tariffa truffa. Il Comitato Acqua Pubblica di Arezzo sarà presente per fare sentire la propria voce (e quella dei cittadini) in difesa del referendum e della democrazia.
Ricordiamo ancora una volta che con i referendum del giugno 2011 è stata cancellata la componente "remunerazione del capitale investito" (si legga "profitto") dalle tariffe del servizio idrico.
La Corte Costituzionale (sentenza gennaio 2011), il Consiglio di Stato (parere gennaio 2013), il TAR Toscana (sentenza marzo 2013) hanno già ripetutamente affermato che la logica del profitto deve rimanere estranea al governo dell'acqua, così come 27 milioni di cittadini e oltre 1.700.000 toscani hanno espresso, con il loro voto, il 12 e 13 giugno 2011.
Ma nonostante questo la struttura tecnica dell'Autorità Idrica Toscana, evidentemente con il beneplacito del potere politico e dei sindaci delle maggiori città toscane con la sola esclusione del sindaco di Pistoia, propone un nuovo metodo tariffario che tradisce i referendum del giugno 2011 reintroducendo sotto il nome oneri finanziari, la remunerazione del capitale investito, ovvero il profitto garantito.
Se il nuovo sistema tariffario-truffa dovesse essere effettivamente approvato ciò vorrebbe dire che i Sindaci del nostro territorio ritengono di ossequiare i poteri forti impegnati a garantire i profitti a banche e multinazionali, piuttosto che rispettare la volontà dei cittadini sull'acqua.
Ancora una volta assisteremo in Toscana all'ennesima sospensione della democrazia costituzionale, grazie proprio a quegli esponenti politici ideatori e sostenitori della privatizzazione dell'acqua nei nostri territori e di quel modello misto pubblico-privato che ha svenduto i diritti della collettività a imprenditori e affaristi.
In tutto questo si aggiungerebbe la beffa di Sindaci che all'epoca dei referendum erano fautori della ripubblicizzazione del servizio idrico e della cancellazione del profitto ed ora invece diventerebbero becchini dell'esito referendario stesso. Ricordiamo per esempio che il Sindaco Fanfani di Arezzo fu uno dei primi a sottoscrivere i quesiti referendari e il comune di Sansepolcro addirittura, più di un anno fa, aderì alla campagna di obbedienza civile attraverso la quale i cittadini si stanno auto riducendo le bollette del 13,82%.
I tempi per le decisioni sono molto stretti, dopo la Conferenza Territoriale ex A.A.T.O.4-Alto Valdarno di domani 16 aprile, sarà la volta del Consiglio direttivo dell'AIT (ne fanno parte 13 sindaci, fra cui quello di Arezzo e quello di Sansepolcro, in rappresentanza dell'intera Toscana) la cui convocazione è prevista per il 22 aprile prossimo. Infine il tutto sarò deliberato, presumibilmente il 26 o 29 aprile, dall'assemblea dell'AIT (ne fanno parte 50 sindaci, fra cui quello di Arezzo, Sansepolcro, Foiano, Laterina, Castel S. Niccolò e Montevarchi, in rappresentanza dell'intera Toscana).
"Si scrive Acqua si Legge Democrazia" è per noi principio fondante oltre che pratica concreta a difesa dell'acqua, bene vitale e diritto umano inalienabile.
Continueremo la nostra battaglia contro chi, privo di qualsiasi correttezza, onestà o trasparenza politica pregiudica il bene comune e invitiamo tutte/i a presidiare le prossime assemblee decisionali per verificare dell'operato di Amministratori e Sindaci.