Forum Italiano dei Movimenti per L'Acqua

Firenze 28/06, cambiamo musica per una una Toscana del futuro! Presidio alla Regione Toscana

firenze   Comunicato Stampa del presidio del 28 giugno alla Regione Toscana
CAMBIAMO MUSICA PER UNA TOSCANA DEL FUTURO! PRESIDIO SIMBOLICO PER UN CAMBIAMENTO RADICALE

 

“Cambiamo musica, proposte concrete per un diverso modello di sviluppo in Toscana”

UN NUOVO MODELLO DI SVILUPPO: Ad un tratto stanno venendo al pettine tutti i nodi di un sistema che non ha mai avuto nessuna considerazione, né per le persone, né per l’ambiente.

E mentre milioni di persone sono senza lavoro e i servizi pubblici funzionano sempre peggio, consideriamo “rifiuti” risorse preziose per il nostro futuro, i veleni contaminano suoli e fiumi, il cemento e l’asfalto avanzano, il clima impazzisce, la paura e l’insicurezza si impadroniscono delle nostre vite.

Urge cambiare per recuperare felicità, dignità, inclusione sociale e lavorativa. Per recuperare salute, aria sana  e acqua pulita. Le strade sono quella del consumo responsabile, dell’economia locale, dei rifiuti zero, dell’economia solidale, della produzione sostenibile, della città conviviale, della gestione pubblica dei servizi fondamentali, della riduzione dell’orario di lavoro, del fisco equo, del reddito di cittadinanza. Scelte possibili, che creano lavoro, che migliorano la qualità della nostra vita, che garantiscono un futuro ai nostri giovani.


Questo è il nuovo modello di sviluppo che dobbiamo creare. Non domani, ma subito, perché la nostra felicità non può attendere.

RIFIUTI ZERO: Molte sono le esperienze che dimostrano concretamente già nella nostra Regione la realtà delle affermazioni del Commissario Europeo all’Ambiente per cui RIFIUTI ZERO E’ UN OBIETTIVO POSSIBILE E AUSPICABILE.  Non vogliamo perciò permettere che le affermazioni del Presidente Rossi di apertura a Rifiuti Zero nel prossimo Piano Regionale della Toscana siano “un semplice ritocco” ad un vecchio Piano che abbiamo combattuto duramente in questi anni. Vogliamo realizzare un vero PIANO RIFIUTI ZERO senza nuovi impianti di incenerimento (a cominciare da quello di Case Passerini) e programmando la chiusura dei vecchi impianti a favore di una filiera del recupero, del riciclaggio, della riduzione dei rifiuti così come “auspicato” dalla stessa Regione Toscana. Dobbiamo, inoltre, costringere le imprese a “guardare al futuro” cambiando un modello di produzione che moltiplic a i rifiuti spesso non riciclabili!

GRANDI OPERE: Le Grandi Opere Inutili e Imposte sono un gravissimo sintomo della crisi economica che sta attanagliando questa fase del sistema economico mondiale. Le grandi opere inutili non provocano solo danni ambientali, urbanistici e sociali, ma non possono nemmeno essere motore di ripresa economica perché concentrano ricchezza nelle mani di pochi e non la redistribuiscono. Un meccanismo economico virtuoso deve abbandonare opere che creano poco lavoro di cattiva qualità e favorire opere diffuse di utilità sociale e ambientale.
Le grandi opere inutili e le privatizzazioni sono servite a dominare, creando debito artificioso, il terzo mondo; oggi le stesse dinamiche distruttive arrivano nel cuore dell’Europa e dell’Italia in particolare.

In Toscana ci opponiamo perciò, ad esempio, AL TUNNEL TAV, ALLA REALIZZAZIONE DELLA NUOVA CORSIA DELL’A11, AL PROGETTO DEGLI ASSI VIARI ANAS NELLA PIANA DI LUCCA A FAVORE DI UNA MOBILITA’ ALTERNATIVA E DI UNA VIVIBILITA’ DELLE CITTA’, COSI’ COME AGLI INVESTIMENTI SULLA COSTRUZIONE DI NUOVI OSPEDALI ANZICHE’ INVESTIRE SULLE PRESTAZIONI SANITARIE!

ACQUA E BENI COMUNI: Il 12 e il 13 di giugno di due anni fa il percorso verso la ripubblicizzazione del servizio idrico del Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua raggiunse lo straordinario risultato della vittoria referendaria con oltre 26 milioni di Italiani che scelsero per l’acqua pubblica e la difesa dei servizi pubblici locali. Da allora, nonostante tribunali e Corte Costituzionale continuino a dare ragione ai comitati, nonostante la campagna di Obbedienza Civile abbia portato migliaia di cittadini ad autoridursi la bolletta rispettando il voto di due anni fa, la politica regionale è stata sorda alle richieste dei cittadini. Nessuno ha messo all’ordine del giorno un programma di ripubblicizzazione del servizio idrico come 1.850.000 cittadini/e Toscani hanno chiesto con forza. Si consideri inoltre che il Commissario Europeo Michel Barnier, con una dichiarazione ufficiale diffusa il 21 giugno scorso, ha escluso l'acqua d alla direttiva sulle concessioni e ha rassicurato i cittadini dell'Unione Europea: “Capisco bene la preoccupazione che deriva da una privatizzazione dell'acqua contro la vostra volontà, anche io reagirei allo stesso modo”.

Continuiamo a chiedere al presidente della regione Enrico Rossi l’apertura di un tavolo di discussione sulla ripubblicizzazione del servizio idrico al fine di arrivare a un nuovo modello di gestione partecipato in rispetto della volontà democraticamente espressa dalla maggioranza dei cittadini Toscani due anni fa, cominciando a ragionare sul gestore GAIA SpA, unica azienda toscana a capitale interamente pubblico.

 

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L'APPELLO DEI PROMOTORI DEL PRESIDIO
CAMBIAMO MUSICA PER UNA TOSCANA DEL FUTURO!
PRESIDIO SIMBOLICO PER UN CAMBIAMENTO RADICALE

Venerdì 28 giugno, dalle ore 10.00 alle 12.30 in Piazza Duomo 10 a Firenze sede della presidenza della Regione Toscana facciamo sentire la nostra voce per chiedere di cambiare subito! 

Questo è l’appello per il cambiamento sottoscritto dai Movimenti Promotori ALLA REGIONE TOSCANA CHIEDIAMO:

UN NUOVO MODELLO DI SVILUPPO: Ad un tratto stanno venendo alpettine tutti i nodi di un sistema che non ha mai avuto nessuna considerazione, né per le persone, né per l’ambiente. E mentre milioni di persone sono senza lavoro e i servizipubblici funzionano sempre peggio, consideriamo “rifiuti” risorse preziose per il nostro futuro, i veleni contaminano suoli e fiumi, il cemento e l’asfalto avanzano, il clima impazzisce, la paura e l’insicurezza si impadroniscono delle nostre vite. Urge cambiare per recuperare felicità, dignità, inclusione sociale e lavorativa. Perrecuperare salute, aria sana e acqua pulita. Le strade sono quella del consumo responsabile, dell’economia locale, dei rifiuti zero, dell’economia solidale, della produzione sostenibile, della città conviviale, della gestione pubblica dei servizi fondamentali, della riduzione dell’orario di lavoro, del fisco equo, del reddito di cittadinanza. Scelte possibili, che creano lavoro, che migliorano la qualità della nostra vita, che garantiscono un futuro ainostri giovani. Questo è il nuovo modello di sviluppo che dobbiamo creare. Non domani, ma subito, perché la nostra felicità non può attendere.
RIFIUTI ZERO: Molte sono le esperienze che dimostrano concretamente giànella nostra Regione la realtà delle affermazioni del Commissario Europeo all’Ambiente per cui RIFIUTI ZERO E’ UN OBIETTIVO POSSIBILE E AUSPICABILE. Non vogliamo perciò permettere che le affermazioni del Presidente Rossi di apertura a Rifiuti Zero nel prossimo Piano Regionale della Toscana siano “un semplice ritocco” ad unvecchio Piano che abbiamo combattuto duramente in questi anni. Vogliamo realizzare unvero PIANO RIFIUTI ZERO senza nuovi impianti di incenerimento (a cominciare da quellodi Case Passerini) e programmando la chiusura dei vecchi impianti a favore di una filiera del recupero, del riciclaggio, della riduzione dei rifiuti così come “auspicato” dalla stessa Regione Toscana. Dobbiamo, inoltre, costringere le imprese a “guardare al futuro”cambiando un modello di produzione che moltiplica i rifiuti spesso non riciclabili!

GRANDI OPERE: Le Grandi Opere Inutili e Imposte sono un gravissimo sintomo della crisi economica che sta attanagliando questa fase del sistema economico mondiale. Le grandi opere inutili non provocano solo danni ambientali, urbanistici e sociali, ma non possono nemmeno essere motore di ripresa economica perché concentrano ricchezza nelle mani di pochi e non la redistribuiscono. Un meccanismo economico virtuoso deve abbandonare opere che creano poco lavoro di cattiva qualità e favorire opere diffuse diutilità sociale e ambientale. Le grandi opere inutili e le privatizzazioni sono servite a dominare, creando debito artificioso, il terzo mondo; oggi le stesse dinamiche distruttive arrivano nel cuoredell'Europa e dell'Italia in particolare. In Toscana ci opponiamo perciò, ad esempio, AL TUNNEL TAV, AL RIGASSIFICATORE DI LIVORNO, ALLA REALIZZAZIONE DELLA NUOVA CORSIA DELL’A11, AL PROGETTO DEGLI ASSI VIARI ANAS NELLA PIAN ADI LUCCA A FAVORE DI UNA MOBILITA’ ALTERNATIVA E DI UNA VIVIBILITA’ DELLE CITTA’, COSI’ COME ALLE MODALITÀ DI COSTRUZIONE DI NUOVI OSPEDALI. ESISTONO SEMPRE PROPOSTE ALTERNATIVE UTILI ALLA COLLETTIVITÀ.

ACQUA E BENI COMUNI: Il 12 e il 13 di giugno di due anni fa il percorso verso la ripubblicizzazione del servizio idrico del Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua raggiunse lo straordinario risultato della vittoria referendaria con oltre 26 milioni di Italiani che scelsero per l'acqua pubblica e la difesa dei servizi pubblici locali. Da allora, nonostante tribunali e Corte Costituzionale continuino a dare ragione ai comitati, nonostante la campagna di Obbedienza Civile abbia portato migliaia di cittadini ad autoridursi la bolletta rispettando il voto di due anni fa, la politica regionale è stata sorda alle richieste dei cittadini. Nessuno ha messo all'ordine del giorno un programma di ripubblicizzazione del servizio idrico come 1.850.000 cittadini/e Toscani hanno chiesto con forza.
Continuiamo a chiedere al presidente della regione Enrico Rossi l'apertura di untavolo di discussione sulla ripubblicizzazione del servizio idrico al fine di arrivarea un nuovo modello di gestione partecipato in rispetto della volontà democraticamente espressa dalla maggioranza dei cittadini Toscani due anni fa, cominciando a ragionare sul gestore GAIA SpA, unica azienda toscana a capitale interamente pubblico.

CAMBIARE ORA SI PUO’!

Coordinamento Toscano dei Comitati Popolari per la Legge Rifiuti Zero
Forum Toscano dei Movimenti per l’Acqua
Forum Contro le Grandi Opere Inutile e Imposte
Centro Nuovo Modello di Sviluppo di Vecchiano
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