Pontedera - Il consiglio boccia il diritto ai 50 litri gratuiti
- Dettagli
- Pubblicato: Mercoledì, 04 Novembre 2015 10:17
Il Consiglio Comunale di Pontedera, nella seduta del 27/10, ha bocciato una mozione presentata dal capogruppo M5S Andrea Paolucci, sostenuta dal consigliere Alessandro Puccinelli della Lista Civica, che impegnava il Sindaco e l'Amministrazione Comunale ad attivarsi nelle sedi opportune per ottenere l'erogazione gratuita giornaliera di 50 litri di acqua per ciascun cittadino di Pontedera.
Pochi giorni prima il Consiglio Regionale aveva bocciato una mozione identica (sostenuta in questo caso dal M5S e dalla lista SI – Toscana a sinistra) che estendeva tale principio a tutti i cittadini toscani. Due brutte notizie, che fanno capire come, al di là delle solite belle parole di circostanza, la strada per affermare concretamente il principio dell'acqua bene comune e diritto dell'umanità sia ancora lunga e difficile.
Durante il dibattito svoltosi a Pontedera (visionabile sul sito del Comune), abbiamo ascoltato affermazioni francamente desolanti. Riteniamo necessario chiarire ed evidenziare alcuni punti:
-
I 50 litri, oggetto della mozione, sono quelli definiti dall'O.M.S. come il “quantitativo minimo necessario per garantire una vita dignitosa”. L'ONU nel 2010 ha approvato una risoluzione con la quale ha dichiarato l'accesso all'acqua potabile un diritto umano, che gli Stati devono impegnarsi a garantire. Anche il Parlamento Europeo, nel settembre scorso, ha approvato una mozione che, nel definire l'acqua come bene vitale e necessario per la dignità umana, auspica l'attuazione di strumenti legislativi efficaci a rendere il diritto umano all'acqua una realtà.
-
La garanzia dei 50 litri gratuiti a persona è prevista in una norma già inserita nella Legge di iniziativa popolare per la ripubblicizzazione dei servizi idrici, redatta da giuristi del calibro del Prof. Stefano Rodotà, che fu sottoscritta nel 2007 da oltre 400 mila cittadini. Attualmente l'approvazione di tale legge è sostenuta in parlamento da oltre 200 deputati e senatori di diverse forze politiche (M5S, SEL ma anche PD, Scelta Civica e Gruppo Misto). Come si vede, quindi, non stiamo parlando di un'idea estemporanea.
-
50 litri corrispondono più o meno al quantitativo necessario per una doccia di 5 minuti.
-
I cosiddetti “fontanelli”, per quanto aiutino nel disincentivare l'acquisto di acqua in bottiglia, non possono certo sopperire alle esigenze igienico sanitarie delle persone.
-
Rispetto al tema dell'“equità”, ci pare evidente come questo principio si attua proprio garantendo a tutti i cittadini l'accesso gratuito al minimo vitale, affiancandovi un regime tariffario che al contrario penalizzi duramente chi consuma troppa acqua e la spreca, nell'ottica della salvaguardia e della preservazione di questo bene così prezioso.
-
Quanto poi ai contributi per il sostegno alle utenze deboli, il cosiddetto “bonus acqua” più volte citato durante la seduta, viene da sorridere amaramente pensando che stiamo parlando di circa 18 mila euro annui a fronte dei quasi 13 milioni di utili con i quali Acque Spa ha chiuso il proprio bilancio l'anno scorso, distribuendo circa 1 milione e 200 mila euro ai propri azionisti.
Qui si vuole affermare e rendere concreto un diritto umano. Un diritto si definisce tale proprio in quanto il suo esercizio non può essere dipendente da condizioni economiche soggettive, né essere subordinato all'erogazione di eventuali contributi economici; un diritto è tale perché liberamente esigibile da ogni singolo cittadino, indipendentemente dal suo status. Altrimenti non stiamo più parlando di un diritto, ma di una merce.
Ringraziamo tutti i consiglieri che in queste settimane stanno presentando mozioni simili nei vari comuni della Toscana, ed invitiamo i cittadini a farsi sentire affinché il tema sia posto al centro del dibattito nelle istituzioni locali.