Ex ATO 3 Toscana - Acqua, lo specchietto per le allodole. In prossimita’ delle scadenze elettorali i sindaci si convertono alla gestione pubblica e rimandano i problemi
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- Pubblicato: Domenica, 29 Luglio 2018 21:29
Con la consueta regia di Firenze ad opera dell’Assessore Perra, nell’assemblea della conferenza ATO 3 del 26 luglio scorso si è cercato, tramite proposte ad hoc e incredibili manovre di numeri, di dare un’immagine più attraente ai cittadini che il prossimo anno voteranno per il rinnovo delle amministrazioni Regionale e di diversi comuni, compreso quello di Firenze.
Infatti le proposte che verranno sottoposte all’ Autorità Idrica Toscana prevedono che non ci siano aumenti in bolletta per gli anni 2018-2019. Inoltre si è deciso finalmente di applicare il calcolo tariffario pro-capite, considerando la composizione del nucleo familiare, ed eliminando così l’ingiusta discriminazione per le famiglie numerose.
Il finale a grande effetto però è stata la scelta unanime di andare verso una gestione pubblica “in house” del servizio idrico, dopo che per anni la stessa Assemblea e la Regione l’avevano ritenuta pura utopia, dichiarandone l’insostenibilità economica e strutturale da parte dei Comuni.
Ma la “storica” correzione di linea, con la pretesa di cavalcare le proposte dei Movimenti per l’Acqua e prima ancora di dare risposta alla volontà popolare espressa con i referendum del 2011, ha punti molto oscuri.
Intanto si comincia a prospettare una deroga di almeno 2 anni alla scadenza del 2021 prevista per la concessione al gestore Publiacqua, onde riuscire a spalmare in tempi più lunghi il notevole esborso da liquidare ai soci privati dell’azienda idrica. Ragione per cui non si ripubblicizza il servizio nel 2021, ma chissà quando.
Non solo, passate le elezioni regionali e comunali, si prefigura un aumento dell’8% sulle fatture, nei successivi anni 2020-2021. In altri termini, tariffe bloccate solo in funzione elettorale.
Preme anche ricordare il ruolo svolto dall’assessore fiorentino Perra, in sede di approvazione del bilancio di Publiacqua. L’amministratore delegato, espressione della parte privata (leggi ACEA,) ha sempre proposto una distribuzione degli utili inferiore a quella richiesta ed ottenuta proprio da Perra, con un aumento degli utili distribuiti di circa due milioni di euro.
Infine, la considerazione più importante: le aziende “in house”, sono comunque SPA, la cui gestione è disciplinata dal diritto privato. Aziende votate sempre e solo al profitto. E il profitto per Publiacqua si annuncia davvero cospicuo, tenendo conto che la società è destinata a diventare unico gestore della Toscana ed assumere così il monopolio dell’intera regione.
Il Forum Toscano dei Movimenti per l’Acqua sa di trovarsi di fronte a false promesse da parte di chi nulla ha fatto sinora per controllare ed evitare che il gestore riducesse a livelli infimi la qualità dell’acqua e del servizio, facendo però lievitare le tariffe. Ancora una volta si cerca di non affrontare i problemi veri, bensì unicamente di assicurare e consolidare il potere dei soliti noti, escludendo qualsiasi tipo di partecipazione democratica alla gestione dell’acqua, da parte dei cittadini e dei lavoratori del settore.
28 Luglio 2018.
Forum Toscano dei Movimenti per l’Acqua