Padova 26/10, bici-festazione per l'acqua
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- Pubblicato: Mercoledì, 23 Ottobre 2013 10:30
SABATO, 26 OTTOBRE, ORE 10.30, LOGGIA DELLA GRAN GUARDIA (P.zza DEI SIGNORI – PD)
happening - bici-festazione: “io autoriduco la bolletta dell’acqua, e tu?”
A rompere la monotonia di un sabato che si preannunciava sonnolento e uggioso, magari da trascorrere tra bancarelle e osterie, a cui lasciare i pochi spiccioli che, in tempo di crisi, residuano a chi deve mettere d’accordo pranzo con cena, ci ha pensato stamane il Comitato Provinciale 2 Si Acqua bene Comune di Padova, con la bici-festazione “Io autoriduco la bolletta dell’acqua… e tu?”
L’evento, che ha avuto come “epicentro” il loggiato della Gran Guardia, nella centralissima Piazza dei Signori, prima di snodarsi per le vie cittadine, è sicuramente riuscito. Obiettivo: rilanciare in città la “Campagna di Obbedienza Civile” (promossa dal Forum Italiano dei Movimenti per l’acqua) che consiste nell’autoriduzione della bolletta dell’acqua della percentuale del 18,82% (per chi, ovviamente, si serve di Acegas Aps-gruppo Hera) quale scelta ineludibile per l’attuazione del risultato referendario del 13 giugno 2011. Si, perché il 2° quesito, pur avendo estromesso dal computo della tariffa del servizio i.i. la componente “remunerazione del capitale” (che, altro non è poi che una quota di profitto), è stato sempre eluso dai gestori, col risultato che gli utenti si sono visti recapitare, da due anni a questa parte, bollette gonfiate proprio da quella componente ormai illegittima.
Prima tappa del festoso bici-corteo, a cui hanno aderito anche altre realtà cittadine, è stato il vicino Ufficio Postale, dal quale gli attivisti hanno accolto e rilanciato la campagna per la socializzazione della Cassa Depositi e Prestiti, vale a dire dell’Istituto (oggi S.p.A ) che raccoglie e gestisce, con finalità spesso speculative e avulse da una strategia di intervento pubblico, tutto il risparmio postale: 240 mld di euro! L’obiettivo della campagna, è stato ricordato, è quello di una “riconversione” della Cassa a scopi sociali, e cioè a garanzia dei diritti e del welfare locale. Armata di bandiere, palloncini e degli immancabili fischietti ma, soprattutto, della convinzione che quella intrapresa è una battaglia di civiltà, l’inedita brigata ha attraversato le vie cittadine per un’ultima sosta d’obbligo sotto Palazzo Moroni. Non solo per ricordare che con la cessione di Acegas Aps Holding s.r.l. all’emiliana Hera s.p.a. è stata compiuta una scelta nettamente contraria allo spirito referendario ma, soprattutto, per annunciare che è stata avviata, in città, la raccolta delle firme necessarie (500) alla presentazione di una delibera di iniziativa popolare affinché il Consiglio Comunale di Padova: - dia mandato al Sindaco e alla Giunta Comunale di chiedere all’Autorità per l’Energia Elettrica ed il Gas (AEEG) il ritiro delle delibere n.585-28/12/2012 e segg. e le dimissioni di tutti i suoi membri perché in palese conflitto con l’esito referendario del 12 e 13 giugno 2011; - impegni il Sindaco o il suo delegato, in sede di Assemblea di Consiglio di Bacino Bacchiglione, ad esprimere una valutazione negativa sull’adozione del Metodo Tariffario Transitorio (MTT) posto in essere dalla cit. Autorità. Anche i provvedimenti dell’Authority dell’Energia Elettrica e il Gas (AEEG) sono stati presi di mira dagli attivisti e, in particolare la recente Tariffa-truffa, già responsabile degli incrementi tariffari-2013, la sua pretesa retroattività a tutto il 2012, connessa com’è al tema dei rimborsi. A tale ultimo proposito, abbiamo appreso stamane, dalla lettura dei quotidiani, che la società Centro Veneto Servizi (CVS), che gestisce il servizio idrico integrato in 59 Comuni delle province di Padova e Vicenza, dovrà restituire ai suoi utenti circa 1 milione e 600 mila euro a titolo di remunerazione del capitale investito. Non conosciamo ancora quali siano i parametri utilizzati dal Consiglio di Bacino Bacchiglione per calcolare l’entità del rimborso. Se, come supponiamo, essi sono quelli stabiliti da una recente delibera dell’AEEG, non c’è da stare allegri, dal momento che, vista la cifra iscritta a bilancio (cioé nel Piano tariffario di CVS), 4 milioni e 700 mila euro, il rimborso, in loro assenza, avrebbe dovuto essere ben più sostanzioso! Non solo, esso si riferisce al solo periodo 21 luglio -31 dicembre 2011 mentre, è di tutta evidenza (come del resto sancito dal Parere 267/2013 del Consiglio di Stato) che, il diritto degli utenti è quello di essere rimborsati fino al giorno in cui nelle loro bollette figurerà l’ultima goccia di profitto! Staremo a vedere. La bici-festazione si è poi conclusa in Piazza dei Signori, con bagigi e un buon bicchiere… (eh no, stavolta passatecelo) di vino! La raccomandazione, per tutti, è quella di passare dai banchetti H2O per completare la raccolta delle firme nel più breve tempo possibile per poi ritrovarci, di nuovo, il giorno della presentazione della cit. delibera in Comune.
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L'appello alla partecipazione
Vieni in bicicletta e con una bolletta in scadenza… ti faremo vedere quanto è facile autoridurre
APPLICHIAMO IL REFERENDUM: AUTORIDUCIAMOCI LA BOLLETTA!
L’AEEG (Autorità dell’Energia Elettrica e Gas), a cui il governo ha delegato il compito di applicare il referendum togliendo dalla tariffa la “REMUNERAZIONE DEL CAPITALE INVESTITO” cioè il profitto, sta tentando di far applicare, in tutta Italia, una TARIFFA che definiamo “TRUFFA”, perché attraverso un truffaldino (appunto) meccanismo di calcolo, non solo continua a garantire il profitto ai gestori dell’acqua ma aumenta ILLEGALMENTE la tariffa 2013. Ma per Acegas-aps l’aumento del 13,45% è solo un acconto: solo con la bolletta a saldo degli ultimi consumi del 2013 conosceremo l’aumento definitivo!!
Non solo, l’aumento ci sarà anche sui consumi 2012 perché l’AEEG vuole applicare la nuova tariffa truffa RETROATTIVAMENTE a partire dal 2012, nonostante il Consiglio di Stato abbia sentenziato, ancora nel 2006, che l’aumento di una tariffa non può mai essere applicato retroattivamente.
Nel 2013 le bollette dell’acqua sono aumentate del 13,45% e più, per non parlare di luce, gas, rifiuti e trasporti mentre la tua pensione è bloccata e il tuo salario o stipendio non è aumentato.
Peggio ancora se sei precario o disoccupato. QUESTA E’ LA SITUAZIONE CHE DOBBIAMO CAMBIARE.
L’AEEG, diretta da 5 funzionari pagati mediamente 300.000 €/ anno, si crede al di sopra della legge e vuole gestire l’acqua, bene comune essenziale alla nostra vita, come una qualsiasi merce o servizio privato, fregandosene del risultato referendario di giugno 2011, quando la stragrande maggioranza dei cittadini italiani stabilì che l’acqua deve essere gestita pubblicamente e la bolletta non deve assolutamente contenere il profitto, ma solo i costi di gestione ( i quali contengono anche gli investimenti per migliorare la qualità del servizio).
Questa NUOVA TARIFFA TRUFFA può e deve essere respinta, esattamente come hanno già fatto tanti Comuni in Italia; rifiutiamo l’illegale meccanismo per cui:
L’AEEG PRESCRIVE - L’AATO ESEGUE - I SINDACI SI ADEGUANO!!!
Quindi, per respingere questa TARIFFA TRUFFA ognuno deve fare la sua parte:
● i Consigli Comunali, anche quello di Padova, prendendo posizione contro l’AEEG altrimenti saranno complici di questo abuso e ne risponderanno ai propri elettori: nella prossima assemblea dell’Aato dove si discuterà il Metodo Tariffario Transitorio dell’Aeeg, devono respingerlo, votando NO;
● i singoli cittadini, utenti del servizio idrico, aderendo alla CAMPAGNA DI OBBEDIENZA CIVILE che consiste nell’autoriduzione della bolletta dell’acqua per la percentuale di profitto (per Acegas-aps il 18,82%) che il gestore continua Illegittimamente a trattenere . La campagna è stata lanciata in tutta Italia dal Forum Nazionale dei movimenti per l’acqua il quale ha anche presentato ricorso al Tar Lombardia contro tutte le delibere dell'Aeeg e la sua TARIFFA TRUFFA.
Per portare questi temi a conoscenza di tutti i cittadini, partecipa anche tu
SABATO, 26 OTTOBRE, ORE 10.30, LOGGIA DELLA GRAN GUARDIA (P.zza DEI SIGNORI – PD)
all’happening - bici-festazione: “io autoriduco la bolletta dell’acqua, e tu?”
Vieni in bicicletta e con una bolletta in scadenza…
ti faremo vedere quanto è facile autoridurre ( vedi anche RETRO)
Comitato Provinciale 2SI Acqua Bene Comune di Padova
IL 26 OTTOBRE IN PIAZZA A PADOVA PER LA DEMOCRAZIA E I BENI COMUNI
I referendum del 12 e 13 giugno 2011 sono stati un evento di grande valore politico e sociale, non solo perché attraverso una straordinaria e inedita mobilitazione popolare hanno contribuito a far crescere nella coscienza collettiva la tematica dei beni comuni ma anche perché, dopo decenni di devastante narcosi da pensiero unico, hanno messo in discussione i pilastri del credo neoliberista osando sfidare la presunta razionalità del mercato, la sua pretesa di assoggettare persone e cose alla legge ferrea del profitto.
Così, grazie a quella vittoria, è stato possibile bandire dai nostri territori la produzione di energia nucleare, affermare i principi della gestione pubblica e partecipata del servizio idrico integrato e degli altri servizi locali e, dunque, la fuoriuscita degli stessi dalle logiche di mercato e di profitto.
Purtroppo - ma c’era da aspettarselo visto il livello dello scontro - in questi due anni e mezzo che ci separano da quell’evento, non sono stati pochi gli attori che hanno remato contro quella grande prova di democrazia: dalle Autorità d’Ambito (oggi Consigli di Bacino) ai gestori (come Acegas-Aps), dagli organi di Governo del Paese (v. i provvedimenti dei Governi Berlusconi e Monti) alle stesse Amministrazioni locali che, nella morsa tra vincolo di bilancio e garanzia dei servizi ai cittadini, spesso, pur di far cassa, non hanno saputo fare di meglio che privarsi anche di quel poco di “pubblico” che restava sotto il loro controllo. Esemplare, al riguardo, è stata la cessione di Acegas Aps Holding s.r.l. all’emiliana Hera s.p.a., votata dal Consiglio comunale di Padova il 24 settembre 2012, che ha definitivamente estromessi i comuni di Padova e Trieste dalla possibilità di esercitare un controllo reale sulla società -Acegas Aps S.p.A. - che fornisce servizi così essenziali alla vita dei loro cittadini, acqua e gestione dei rifiuti in primis… (forse vale la pena di ricordare che grande sponsor dell’operazione fu l’ex sindaco di Padova Flavio Zanonato il quale, anche da ministro, continua, imperterrito, a fornire prove di assoluta coerenza con quella sciagurata e antidemocratica scelta). E che dire, infine, dei recenti provvedimenti (amministrativi) dell’Autorità per l’Energia e il Gas (AEEG)? Attraverso l’emanazione di un nuovo metodo tariffario transitorio, (MTT) -delibera 585/12/R/IDR- , ha licenziato una tariffa -subito ribattezzata “truffa” dai Movimenti per l’acqua- che fa rientrare dalla finestra ciò che i referendum hanno ricacciato dalla porta, nella misura in cui legittima, seppure sotto la voce “oneri finanziari”, ciò che la letteratura economica definisce universalmente come profitto. Senza tacere del fatto che l’applicazione del nuovo metodo dell’AEEG ha condotto ad un aumento generalizzato e ingiustificato delle tariffe del 2013, al punto che il Consiglio di Bacino Bacchiglione ha preferito avvalersi della tariffa limite prevista dal precedente metodo (c.d. “Normalizzato”) che ha comunque fatto lievitare le bollette dell’acqua del 13,45% rispetto all’anno precedente!
La verità è che i principi referendari entrano in rotta di collisione con le politiche di feroce austerità, di cancellazione dei diritti, di privatizzazione dei beni comuni e del residuo patrimonio pubblico locale messe a punto a Bruxelles e imposte ai Paesi membri dell’Unione; la verità è che il principio, suffragato dal voto di 27 milioni di italiani, che sull’acqua non si fanno profitti, risulta indigesto ai gestori (purtroppo non solo privati) per i quali, dunque, non c’è legge che tenga!
Per questi motivi, il Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua, già nella primavera del 2012, lanciava su tutto il territorio nazionale la Campagna di Obbedienza Civile, consistente nell’autoriduzione delle bollette dell’acqua della componente tariffaria “remunerazione del capitale investito” che, dal 21 luglio 2011, giorno successivo alla pubblicazione in G.U. del risultato referendario, non ha più legittimità di figurare in tariffa (perché l’istituto disciplinato dall’art.75 della Costituzione produce effetti aventi forza di legge). Così, per gli utenti di Acegas-Aps, la percentuale da dedurre in bolletta è del 18,82%!
E infatti, non si contano più le sentenze e i pronunciamenti delle più alte magistrature dello Stato, da quella costituzionale a quelle amministrative (Consulta, Consiglio di Stato, Tar Toscana etc.) che hanno bollato come illegittima la persistenza in tariffa di questa quota di utile e, dunque, riconosciuto il diritto degli utenti a vedersi rimborsato quanto indebitamente pagato da quella data ad oggi (per completezza, aggiungiamo che sono in dirittura di arrivo altri tre ricorsi presentati contro il citato MTT dell’AEEG davanti al Tar della Lombardia).
Anche il tema dell’affidamento della gestione dei servizi pubblici locali, acqua in primis, ha occupato un posto di rilievo nell’ analisi (v., da ultimo, il Convegno “Ripubblicizzare si può ripubblicizzare si deve,” tenutosi a Torino sabato 21 settembre) e nell’attività del Forum e delle centinaia di Comitati acqua sparsi in tutta Italia: contro le ricorrenti logiche privatizzatrici ma avendo come unico faro il dettato referendario, essi hanno testardamente perseguito la via della ripubblicizzazione del servizio idrico, sulla scia di quanto hanno già fatto importanti metropoli europee, come Parigi, Berlino e, prima in Italia, Napoli.
Anche a Padova la battaglia per l’attuazione della volontà referendaria continua e l’happening bici-festazione, organizzata per sabato 26 ottobre, con concentramento (ore 10.30) nella centralissima P.zza dei Signori, alla quale invitiamo caldamente tutti a partecipare, ne è testimonianza. Armati di palloncini colorati, cartelli, bandiere dell’acqua ma soprattutto della convinzione di essere dalla parte della ragione, percorreremo in bicicletta le vie del Centro cittadino, per veicolare in forma nuova e festosa i contenuti e il senso della Campagna di Obbedienza Civile che, qui a Padova, ha superato il centinaio di adesioni.
Non si tratta di una battaglia di nicchia, tesa “solo” ad affermare la pur sacrosanta legalità referendaria: esattamente come tante altre battaglie aperte sui territori (No Dal Molin, No Tav, No Grandi Navi etc.), l’autoriduzione delle bollette dell’acqua mette al centro le persone, i loro bisogni reali, la relazione col territorio, aprendo per questa via un nuovo fronte di conflitto contro un modello economico e sociale in crisi, che può sopravvivere, ormai, solo al prezzo di estrarre profitto dai beni fondanti la vita e di cui, dunque, nessuno può fare a meno. Prova ne sia l’aggressione di cui sono oggetto il territorio (in termini di acqua, di consumo speculativo del suolo, di “grandi” quanto inutili e stupide opere etc.), la gestione dei rifiuti e dei servizi locali, dei trasporti, fino alla salute e l’istruzione (pubbliche). Arrestare questo folle e distruttivo disegno, bloccare il processo delle privatizzazioni, riaffermare la volontà (e la legalità) referendaria attraverso la riappropriazione dei beni comuni, sottraendoli alla mano rapace di un capitalismo in crisi, è quanto ci proponiamo. E’, al di là di tutto, una battaglia di civiltà che oggi, più che mai, sentiamo l’urgenza di combattere, insieme.
E allora, buona autoriduzione a tutti.
Perché si scrive acqua… si legge democrazia!
Alessandro Punzo
(Comitato 2 SI Acqua Bene Comune PD) Tel. 328.9254183