Padova - Proposta di delibera contro la tariffa-truffa
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- Pubblicato: Mercoledì, 06 Novembre 2013 14:12
A Padova lanciata la raccolta firme per una proposta di deliberazione consiliare (di iniziativa popolare) contro la tariffa-truffa dell’Aeeg
La prossima Assemblea del Consorzio di Bacino Bacchiglione -che sovrintende al ciclo integrato dell'acqua su un territorio costituito da 140 Comuni appartenenti alle province di Padova (60), Venezia (1) e Vicenza (79)- dovrà pronunciarsi sul Metodo Tariffario Transitorio (MTT) posto in essere dall'AEEG e, dunque, sugli aumenti tariffari che, a partire dal 1° maggio 2013, l’ex AATO, in regime commissariale, aveva deciso di praticare senza alcun avallo assembleare.
Il 7 maggio scorso siamo riusciti ad avere una audizione in Consiglio Comunale -era presente il delegato del Sindaco, l’assessore Micalizzi- durante la quale abbiamo spiegato la nostra posizione sul MTT, le sue criticità ma, soprattutto, la sua contrarietà alla volontà referendaria.
Certamente, siamo coscienti che gli organi di Governo della città hanno fin qui avuto un atteggiamento non proprio favorevole all’esito referendario. Esemplare, al riguardo, è stata la fretta con la quale si è voluto chiudere l’operazione di fusione per incorporazione di Acegas-Aps in Hera S.p.A. il 24 settembre 2012 che -a nostro avviso- rivela una volontà che va nella direzione del rafforzamento delle logiche gestionali improntate al mercato e al profitto.
E tuttavia, avvicinandosi la scadenza di cui sopra, non demordiamo.
Abbiamo avviato in città una Campagna-raccolta firme per sollecitare l’organo consiliare ad approvare un atto che dimostri, almeno sul piano delle tariffe (2° quesito referendario), l’effettiva volontà di rispettare sia la volontà dei cittadini che la Legge.
Questa nuova iniziativa intende rafforzare la Campagna di Obbedienza Civile (autoriduzione delle bollette dell’acqua del 18,82%) che ha avuto sabato 26 ottobre, un momento di forte rilancio in città.
Insomma, un motivo in più per fermarsi ai nostri banchetti e/o sportelli!!
Perché… si scrive acqua, si legge democrazia.
Di seguito, il testo della Proposta di deliberazione consiliare di iniziativa popolare.
Padova, 29 ottobre 2013 Il Comitato Provinciale 2 SI Per l’Acqua Bene Comune di PD
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Il testo della delibera
IL CONSIGLIO COMUNALE DI PADOVA
PREMESSO
Che l’acqua rappresenta fonte di vita insostituibile per gli ecosistemi, dalla cui disponibilità dipende il Futuro degli esseri viventi;
Che l'acqua costituisce, pertanto, un bene comune dell'umanità , il bene comune universale, un bene comune pubblico, quindi indisponibile, che appartiene a tutti;
Che il diritto all'acqua é un diritto inalienabile: l'acqua non può essere proprietà di nessuno, bensì bene condiviso equamente da tutti, l'accesso all'acqua deve essere garantito a tutti come un servizio pubblico;
Che l'accesso all'acqua, già alla luce dell'attuale quadro legislativo, e sempre più in prospettiva, se non affrontato democraticamente, secondo principi di equità , giustizia e rispetto per l'ambiente, rappresenta:
1. una causa scatenante di tensione e conflitti all'interno della comunità internazionale;
2. una vera emergenza democratica e un terreno obbligato per autentici percorsi di pace sia a
livello territoriale sia a livello nazionale e internazionale.
Che il 12 e 13 giugno 2011 la maggioranza assoluta del popolo italiano ha votato "SI" ai quesiti referendari relativi alla gestione del servizio idrico, con i quali si proponeva l'uscita della gestione dell'acqua dalle leggi del mercato e l'uscita dei profitti dalla gestione dell'acqua;
Che l'esito abrogativo dei referendum si é prodotto da luglio 2011, in quanto il risultato é stato sancito con il Decreto del Presidente della Repubblica 18 Luglio 2011, n. 113 e n. 116 pubblicati in Gazzetta Ufficiale Serie Generale n. 167 del 20 Luglio 2011;
Che la Corte Costituzionale, con la sentenza 199/2012, ha dichiarato l'incostituzionalità dell'articolo 4 del decreto-legge 13 agosto 2011, n. 138 (Ulteriori misure urgenti per la stabilizzazione finanziaria e per lo sviluppo), convertito, con modificazioni, dalla legge 14 settembre 2011, n. 148, sia nel testo originario che in quello risultante dalle successive modificazioni, poiché questo viola "il divieto di ripristino della normativa abrogata dalla volontà popolare";
Che è in corso un'iniziativa dei cittadini europei (lCE - N° di registrazione 000003; Data di registrazione 10/05/2012) per proporre alla Commissione Europea un'iniziativa legislativa che riconosca l'acqua come diritto universale, impegnando gli Stati membri ad assicurare a tutti i cittadini il diritto all'acqua potabile e ai servizi igienico-sanitari, attraverso una ,gestione non soggetta alle "logiche del mercato unico" e l'esclusione dei servizi idrici da qualsiasi forma di liberalizzazione;
Che il Consiglio di Stato con il parere n. 267 del 25 gennaio 2013, sostiene che il criterio dell'adeguatezza della remunerazione dell'investimento, a partire dal 21 luglio 2011, é stato applicato illegittimamente poiché in contrasto con gli effetti del referendum del 12 e 13 giugno del 2011;
Che il TAR Toscana con sentenza n.436/2013 dichiara illegittimo il piano tariffario dell’Aato2 “Basso Valdagno”, adottato sul presupposto della persistente efficacia del criterio della remunerazione del capitale di cui al D.M. 1.8.1996, per contrasto con il decreto presidenziale n.116/2011, abrogativo dell’art.154, comma 1, del d.lgs. n.152/2006 nella parte riferita alla “adeguatezza della remunerazione del capitale investito”;
Che i ricorsi fino ad ora fatti da semplici cittadini ai Giudici di Pace, per la restituzione della remunerazione del capitale investito, impongono al gestore la restituzione non solo del 2011, ma anche degli anni successivi.
VISTO
che il d.l. 6 dicembre 2011, n. 201 (convertito nella l. 22 dicembre 2011, n. 214) ha affidato i compiti di regolazione in materia di servizio idrico all' Autorità per l'energia elettrica e il gas, ivi compresa la predisposizione di un metodo tariffario per la determinazione della tariffa del servizio idrico integrato, e che tali poteri sono stati ribaditi dal d.P.C.M. 20 luglio 2012;
che, con data 28 dicembre 2012, l'Autorità ha adottato la deliberazione 585/2012/R/IDR intitolata "Regolazione dei servizi idrici: approvazione del metodo tariffario transitorio (MTT) per la determinazione delle tariffe negli anni 2012 e 2013", nel quale, sotto la voce "oneri finanziari", si ripropone il meccanismo della remunerazione del capitale, riproducendo,di fatto, la medesima componente tariffaria abrogata dai referendum 2011;
che nel succitato MTT viene introdotta in tariffa la copertura di un fondo presso il gestore destinato alla realizzazione di nuovi investimenti (FONI), derogando dal principio sancito dall'art. 154, d.lgs. n. 152/2006 per cui "tutte le quote della tariffa del servizio idrico integrato hanno natura di corrispettivo";
che la delibera 585/2012/R/IDR, pur essendo stata adottata a fine 2012, definisce il proprio ambito temporale di applicazione dall’inizio del 2012, in violazione del principio di irretroattività degli atti amministrativi, più volte ribadito dalla giurisprudenza in materia.
che la delibera 585/2012/R/IDR stabilisce che la nuova tariffa predisposta dall'Ente d'ambito venga da questi applicata per tutto il 2012 e il 2013.
DELIBERA
di impegnare il Sindaco o il suo delegato, sulla base del palese conflitto delle delibere AEEG n. 585 del 28/12/2012 e segg. con l'esito del Referendum 12-13/6/2011, ad esprimere in sede di Assemblea del Consorzio di Bacino Bacchiglione una valutazione negativa sull'adozione del Metodo Tariffario Transitorio (MTT) posto in essere dall'AEEG.