L'acqua bene comune al Piazzola Live 2017 (Piazzola sul Brenta, 12-14/5) e alla Festa dello Sport (Campo San Martino 2/6)
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- Pubblicato: Lunedì, 08 Maggio 2017 11:34
Il Festival "Piazzola Live 2017", un evento che da 14 anni riunisce nella piazza di Piazzola Sul Brenta i cittadini all'insegna della musica e della partecipazione civile, quest'anno in programma dal 12 al 14 maggio si inserisce all'interno di un progetto con matrice il fiume e la sua acqua denominato By the River (per approfondimenti ed informazioni: https://www.facebook.com/progettobytheriver/?fref=ts).
Tale progetto si pone l'obiettivo di realizzare una programmazione annuale di eventi e percorsi artistico-culturali interconnessi gestito da una rete multistakeholder che abbia come obiettivo la diffusione della conoscenza della Brenta, dal punto di vista del suo patrimonio naturale-sociale-storico-artistico-culturale, e della sensibilità ecologica condivisa come strumento di inclusione sociale e di promozione di un turismo sostenibile.
Il Comitato Acqua Bene Comune Brenta - Alta Padovana sarà presente (Piazzola Live 2017 - evento: https://www.facebook.com/events/274059103050857/) con un punto informativo sull'acqua pubblica dove metteremo a disposizione dei materiali del Forum dei Movimenti per l'Acqua, in particolare il volantino d'invito a destinare il 5x1000 al Forum stesso ed un testo di sintesi "Salviamo l'acqua" sulle criticità territoriali (riportato di seguito e in allegato).
Il banchetto del Comitato ABC Brenta Alta Padovana in Piazza Paolo Camerini a Piazzola sul Brenta, all'interno dell'evento Piazzola Live
Il banchetto informativo sull'acqua pubblica allestito dal Comitato ABC Brenta Alta Padovana nell'ambito della festa dello sport a Campo San Martino (PD).
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SALVIAMO L’ACQUA
L’acqua è fonte di vita. È un bene prezioso e limitato, non va sprecata sia negli usi agricoli, sia in quelli domestici, va protetta dai veleni negli usi industriali.
L’accesso all’acqua potabile e al servizio igienico-sanitario è un diritto umano universale, che l’ONU ha riconosciuto nel 2010, l’UE nel 2016; alcuni Comuni del nostro territorio lo hanno inserito nello Statuto Comunale, sarebbe importante che venisse inserito anche nella nostra Costituzione.
L’acqua è un bene comune, espressione nata e diffusa in quel clima culturale e di democrazia partecipata che ha portato al referendum sull’acqua del 2011, col quale 27 milioni di cittadini del nostro Paese si sono espressi a favore di una gestione pubblica del servizio idrico integrato (S.I.I.) e contro la realizzazione di profitti attraverso la gestione di tale servizio.
Purtroppo i governi che si sono succeduti, dal 2011 ad oggi, hanno sostanzialmente ignorato la volontà popolare, dando spazio all’iniziativa sempre più aggressiva di alcune grandi società multiservizi che intendono dividersi l’Italia dei servizi pubblici locali in quattro parti: Sud, Molise e Lazio ad ACEA; Marche, Toscana, Emilia Romagna e Triveneto ad HERA; Lombardia ad A2A; Piemonte e Liguria ad IREN.
Dal 2006, i Comuni del nostro territorio e molti altri (in totale 73) appartenenti alle Province di Padova, Vicenza e Treviso, sono serviti da ETRA, cui è stata affidata, dagli stessi Comuni, la gestione in house (diretta) del S.I.I. ETRA è una società a totale partecipazione pubblica, che, in questi anni, ha garantito un buon livello di prestazione. Le sue medie dimensioni, inoltre, permettono un buon rapporto con il territorio e la partecipazione dei cittadini. Preoccupa, però, il processo di fusione in atto tra Società, che riguarda anche ETRA e che potrebbe mettere a rischio la gestione in house dell’acqua nel nostro territorio.
L’acqua, per noi, significa anche fiume Brenta, ambiente fluviale, risorgive che fanno del nostro territorio una zona pregiata, ma anche fragile, delicata nei suoi equilibri idrogeologici e naturalistici fortemente compromessi dall’azione umana, un ambiente che va preservato e difeso dalla speculazione, sempre in agguato. Preoccupano gli otto progetti regionali che prevedono lavori a compensazione lungo l’asta del mediobrenta da Carmignano a Piove di Sacco. A Carmignano cinque pozzi in alveo sono in avanzato stato di costruzione, pur in assenza di obbligatoria e vincolante autorizzazione dell’Autorità di Bacino Brenta e di verifica dei livelli di falda, in spregio all’Accordo di programma del 2011.
Importantissimo il tema della qualità dell’acqua, che vede la nostra zona gravemente coinvolta: nichel e cromo sotto la Tricom a Stroppari (Tezze sul Brenta) con un volume di terreno inquinato di circa 30.000 mc., da bonificare; metalli pesanti nel terreno dove sorge la zincheria Valbrenta a San Pietro di Rosà; inquinamento da Pfas, ad opera della Miteni di Trissino, che ha raggiunto da anni i rubinetti, per cui si impone un diverso approvvigionamento dell’acqua potabile: ormai è chiaro che i pozzi in costruzione a Carmignano, oltre che al Polesine, serviranno a portare acqua anche al Basso Vicentino.
OGGI L’ACQUA HA BISOGNO DI NOI, MA NOI ABBIAMO SEMPRE BISOGNO DELL’ACQUA
Comitato Acqua Bene Comune Brenta – Alta Padovana