Forum Italiano dei Movimenti per L'Acqua

Napoli 3-7/9, Forum Sociale Urbano

FSU-Napoli

APPELLO FSU
Difendiamo i beni comuni per il futuro delle città e dei territori
Napoli, Italia, 6 settembre 2012


Oltre 250 organizzazioni e reti locali, nazionali ed internazionali degli abitanti, per il diritto ad abitare, impegnate nella lotta per la vivibilità delle città e dei territori, hanno arricchito con 42 iniziative il II Forum Sociale Urbano (FSU) (Napoli, Italia, 3-7 settembre 2012), totalmente indipendente, autogestito e autofinanziato, alternativo al VI World Urban Forum (WUF) di ONU-Habitat, assumendo la responsabilità di un impegno collettivo in difesa del diritto alla città e ai territori dei beni comuni.

Denunciamo con forza:

  • il fallimento delle politiche neoliberiste, fondamento di città violatrici dei diritti umani legalmente riconosciuti, accaparratrici rapaci dei territori, delle risorse naturali e dei beni comuni, produttrici di una crisi sistemica, ambientale, alimentare e urbana che conta oltre 1,200 milioni di persone nel mondo escluse da una casa e da un ambiente dignitoso e sicuro, crisi che sta peggiorando drammaticamente con gli oltre 60 milioni di persone sotto sgombero;

  • l'attacco al diritto al futuro degli abitanti, di tutti gli esseri viventi e dell'ecosistema, portato dalla globalizzazione finanziaria che vuole cancellare la democrazia per mettere le mani sui beni comuni naturali e sociali, eredità inalienabili della terra e degli abitanti, trasformando la città in mercanzia;

  • il ruolo di ONU-Habitat che, con il Manifesto per la città, vuole assumere la leadership della pianificazione urbanistica
    a-democratica e sviluppista, proponendo partnership che subordinano gli stati e le autorità locali al business privato, consegnando le chiavi delle città e dei territori a chi li vuole usare per speculare, con la falsa promessa di offrire risorse finanziarie necessarie per uscire dalla crisi del debito;

  • lo sperpero di danaro pubblico per il WUF di Napoli, che segna inoltre una ulteriore retrocessione rispetto all'Agenda Habitat e al WUF di Rio del 2010, con l'esclusione dall'agenda ufficiale di temi scottanti come gli sfratti, il diritto alla città basato sulla funzione sociale della proprietà e del territorio e sul principio della gestione democratica;

  • la stigmatizzazione delle vittime della crisi, gli indebitati con i mutui e gli affitti che, precari o senza lavoro, perdono anche la casa, dei migranti, dei rom, dei poveri;

  • la criminalizzazione dei senza casa, di chi lotta per il diritto alla casa, alla terra e per i beni comuni, chiedendo l'immediata liberazione dei due attivisti Tim Sak Mony (Borei Keila) e Yorm Bopha (Boeung Kake) imprigionati a Phon Penh questa settima.

Vogliamo contribuire solidalmente alla rifondazione di città belle e abitabili e di territori aperti a tutti gli abitanti, disegnati sulla base del “buen vivir” e della Carta Mondiale del Diritto alla città.

Confermiamo il nostro impegno per la democrazia partecipativa e diretta, la difesa e la gestione partecipativa dei beni comuni, il riequilibrio del rapporto città-campagna, la funzione sociale della proprietà e la sovranità alimentare, rivendicando responsabilmente il diritto alla resistenza per la loro difesa.

Rivendichiamo politiche abitative, urbanistiche e sociali fondate su di un patto sociale urbano alternativo ai paradigmi neoliberisti, cioé sui diritti umani individuali e collettivi e il diritto degli abitanti di essere creatori di comunità rispettose delle diversità, condizione essenziale per un futuro in armonia con la natura, non clienti-utenti dei territori.

Rivendichiamo il recupero delle risorse necessarie per implementare queste politiche nell'uso sociale e anti-speculativo del demanio pubblico, nell'appoggio dell'autogestione e del saper fare degli abitanti, nella tassazione progressiva dei mercati immobiliari, in particolare degli immobili vacanti, nella liberazione dal giogo del debito sovrano.

Proponiamo una politica contro la mercantilizzazione della città, per il diritto dei suoi abitanti alla participazione nella sua produzione sociale, e per l'equa redistribuzione delle ricchezze.

Lottiamo per la gestione democratica della città, la participacione diretta dei suoi abitanti nella elaborazione, implementazione e controllodelle politiche e del bilancio pubbico.

Sollecitiamo che i progetti che hanno un impatto negativo sulla vita degli abitanti siano preceduti da studi di impatto sociale e ambientale obbligatori e vincolanti basati sulla participazione.

Assumiamo come nostre le lotte e la resistenza per il diritto alla casa e alla città delle organizzazioni di abitanti di Napoli, in particolare contro gli sfratti degli inquilini e ipotecati, contro gli sgomberi dei Rom, per la demolizione delle Vele e il recupero sociale e urbanistico del quartiere Scampia, per la ripubblicizzazione del servizio idrico e dei servizi pubblici locali, richiesto da 27 milioni di Si al referendum del 2011, per la gestione pubblica e contro l'affidamento alla Romeo delle case popolari, per la difesa della spiaggia per tutti, contributi essenziali per la liberare la città dalla camorra e dalla corruzione.

Appoggiamo con forza le lotte per il diritto alla casa, alla città e ai territori dei beni comuni in Italia e in tutto il mondo, lanciando un appello alla mobilitazione solidale e alla convergenza delle organizzazioni e reti di abitanti e per il diritto ad abitare e alla cittá a livello locale e internazionale, invitando le autorità locali e altre entità che condividono i principi del FSU ad impegnarsi su questi temi, proponendo un'agenda aperta:

  • Giornate Mondiali sfratti zero – per il diritto all'habitat (ottobre)

  • Raccolta di 1 milione di firme (Iniziativa dei Cittadini Europei) per la gestione pubblica dell'acqua

  • Foro Sociale Africa (Kinshasa, 17-20 gennaio 2013)

  • Assemblea Mondiale degli Abitanti (FSM Tunisi, 23-28 marzo 2103)

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Rassegna stampa (articoli e video):


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Il diritto alla città per la difesa dei beni comuni
(Napoli, 3-7 settembre 2012)

Invitiamo le organizzazioni e reti locali, nazionali ed internazionali degli abitanti, per il diritto ad abitare, impegnati nella vivibilità delle città, singoli cittadini, a partecipare al II Forum Sociale Urbano (FSU) (Napoli, Italia, 3-7 settembre 2012) alternativo al VI Foro Mondiale Urbano (FMU) di ONU-Habitat.

Lanciamo questo appello, fondato sulla condivisione dei principi inclusivi del Foro Sociale Mondiale (FSM), convinti della necessità di sviluppare a livello locale, nazionale ed internazionale le convergenze sperimentate positivamente a partire dalla Assemblea Mondiale degli Abitanti (Cittá del Messico, 2000), continuate nel I FSM (Porto Alegre, 2001) e nei seguenti, nel I FSU (Rio de Janiero, 2010), durante l’Assemblea Mondiale degli Abitanti e Foro dei quartieri popolari (Dakar, 2011), le Giornate Mondiali per il Diritto ad Abitare (ottobre 2011) e il Summit dei Popoli (Rio de Janeiro, 2012) e da proseguire nell’Assemblea Mondiale degli Abitanti al FSM 2013.

Il II FSU di Napoli si svolgerà in un territorio bellissimo e ricco di risorse, ma martoriato, ragione in più per costruire assieme questo spazio inclusivo. Napoli rappresenterà un’altra pietra miliare nel processo di consolidamento del dialogo e delle alleanze e nella definizione di una piattaforma e di un programma d’azione e di lotte comuni dei movimenti degli abitanti, di tutte le organizzazioni, reti ed istituzioni che lottano per il diritto alla casa, alla terra, ai beni comuni e alla città. Diritti che possono essere tutelati solo difendendoli dagli attacchi della crisi causata dalla globalizzazione neoliberista e costruendo territori più giusti, democratici e sostenibili.

Vogliamo contribuire solidalmente alla rifondazione di città belle e vivibili per tutti gli abitanti, disegnate sulla base della Carta Mondiale del Diritto alla città – cioé sui diritti umani e ambientali collettivi – e sulla responsabilità degli abitanti di essere protagonisti di comunità inclusive: condizione essenziale per un futuro sostenibile.

Vogliamo vivere bene in città ribelli, che hanno il diritto di opporsi al modello alla base della crisi fondata sulla supremazia dei paradigmi neoliberisti che vogliono imporre le ricette produttrici di debiti sociali, economici ed ambientali infiniti: privatizzazione dei beni comuni, mercificazione dei territori, abbandono delle politiche abitative ed urbanistiche pubbliche e sociali.

Vogliamo contrastare assieme l’attacco alla dignità degli abitanti e alla sovranità democratica nei territori da parte di politiche di svilimento dei diritti di cittadinanza, di svuotamento della partecipazione popolare, di criminalizzazione dei movimenti di lotta sociali, di delega alla criminalità delle mafie nella gestione di molti territori locali in crisi, favorite peraltro dal dilagare della speculazione e corruzione sistemica a livello globale.

Perciò vogliamo valorizzare le esperienze di lotta e di alternativa di cui sono protagonisti i movimenti locali e le reti internazionali in tutto il mondo (difesa degli sfratti, occupazione di immobili vuoti, cooperative di abitazione e di autorecupero, contrasto all’accaparramento delle terre e alla speculazione fondiaria, e molto altro) che dimostrano l’urgenza e la maturità della rivendicazione del diritto alla casa, alla terra, alla città e ai beni comuni, da difendere e sviluppare, sulle cui fondamenta costruire adesso le città del futuro.

Assieme, al II FSU di Napoli e oltre, la voce, le proposte e le lotte degli abitanti globali e locali sono più forti!

Il Comitato promotore FUS 2012


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