Gabanelli su #acquapubblica: un pessimo servizio al diritto d'informazione
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- Pubblicato: Mercoledì, 29 Maggio 2019 16:50
Nella rubrica DataRoom di Milena Gabanelli (@dataroom.milena.gabanelli) del 29 Maggio si è parlato di gestione dell’acqua e dei costi della sua ripubblicizzazione.
Intendiamo denunciare un servizio che descrive una realtà distorta e riporta una serie di dati e notizie che non hanno alcun fondamento ma che hanno acquisito credito solo perchè diffusi dai media mainstream su impulso di Utilitalia, ovvero l'associazione delle società che gestiscono il servizio idrico.
In particolare, non si fa un buon servizio al diritto all’informazione quando si descrive l’attuale stato fallimentare del sistema idrico italiano addebitando le responsabilità ai comuni.
Andrebbe ricordato che l’attuale sistema di gestione, in vigore da oltre 20 anni, prevede l’affidamento a società di capitali e la copertura dei costi tramite tariffa.
Sistema di gestione da cui gli Enti Locali sono stati completamente estromessi.
In questi 20 anni le tariffe sono aumentate in media tra il 5 e l’8% annuo, gli investimenti sono diminuiti, le perdite delle reti aumentate se non raddoppiate, l’Italia è stata condannata dall’UE a pagare multe salatissime per la mancanza di depurazione delle acque.
Com’è possibile definire questo un sistema che tutela il diritto all’accesso all’acqua, l’ambiente e i diritti dei cittadini ad un servizio essenziale?
Per questo dal 2007 ci siamo fatti promotori di una legge d’iniziativa popolare per giungere ad una gestione pubblica dell’acqua, che in questa legislatura è stata ripresa dal M5S e nel 2011 abbiamo promosso i referendum.
I dati riportati nel servizio sui costi della ripubblicizzazione derivante dall’attuazione della legge sono assolutamente inattendibili e lo abbiamo dimostrato con il dossier “Il costo della ripubblicizzazione del servizio idrico integrato” presentato a Milano lo scorso 16 maggio.
Perché non si è approfondito il tema cercando anche altre voci fuori dal coro rispetto a chi governa il sistema?
Per garantire pluralità e correttezza di informazione segnaliamo che questo dossier è consultabile al seguente link.
Si tratta di un lavoro basato sulla ricerca di dati e informazioni inerenti all’attuale assetto di gestione del servizio idrico e costituisce un censimento delle aziende del settore con particolare riferimento ai dati di bilancio.
E’ falso affermare che la legge prevede la decadenza delle concessioni al 2020, lo si prevede solo per quelle società a totale capitale privato ossia l’1,5% del totale.
Da ciò deriva che i 10 miliardi di euro previsti negli studi di REF e Oxera per gli indennizzi ai gestori non hanno alcun fondamento.
Sarebbe bastato leggere la legge per l’#acquapubblica per accorgersene (art. 10, comma 5) e invece si è preferito fare i passacarte della propaganda delle lobby.
Sulla legge per la ripubblicizzazione dell’acqua è in atto una narrazione falsa che ha l’evidente scopo di prefigurare scenari apocalittici sull’impatto della ripubblicizzazione allo scopo di spaventare l’opinione pubblica e distorcere la realtà dei fatti.
Chiediamo a chi fa informazione di non esserne complice.
Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua