Appello - Quotazione in Borsa dell’acqua: NO grazie
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- Pubblicato: Giovedì, 28 Gennaio 2021 12:51
Di seguito segnaliamo l'appello che come Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua lanciamo al fine di denunciare i rischi relativi alla quotazione in Borsa dell'Acqua configurandosi questa come una concreta minaccia ai diritti umani fondamentali.
E' possibile sottoscrivere l'appello qui: http://chng.it/8jDc4LwfBD
Hanno aderito anche diverse personalità del mondo della cultura, dell'attivismo sociale e politico e dello spettacolo:
Dacia Maraini (Scrittrice), Nando Dalla Chiesa (Sociologo antimafia), Padre Alex Zanotelli (Missionario), Emilio Molinari (Ambientalista), Don Virginio Colmegna (Casa della Carità), Luciana Castellina (Personalità politica), Gino Strada (Medico), Moni Ovadia (uomo di teatro e cittadino europeo), Mimmo Lucano, Guido Viale (Economista ecologista), Marco Caldiroli (Presidente Medicina Democratica), Gianni Tamino (Docente di biologia Università di Padova), Piero Basso (Costituzione Beni Comuni), Vittorio Agnoletto (Medico), Daniela Padoan (Pres. Associazione Laudato sì), Aldo Sachero (Medico), Giancarla Venturelli, Silvano Piccardi (Attore e regista), Michele Papagna (ACEA ODV), Lella Costa (Attrice), Carlo Freccero, Veronica Dini (Avvocato e Presidente dell'Associazione Generazioni Future Milano - Movimento per i Beni Comuni), Ugo Mattei (Presidente della Società Cooperativa di mutuo soccorso intergenerazionale - Generazioni Future), Emma Zuffellato, Lidia Ravera (Scrittrice e giornalista), Bruno Gambarotta (Scrittore e giornalista), Eugenio Finardi (Cantautore), Vauro Senesi (Disegnatore), Maurizio Pallante (Saggista teorico della decrescita), Michele Serra (Giornalista), Alessandro Barbero (Storico), Massimo Carlotto (Scrittore), Daniele Biacchessi (Giornalista e scrittore), Roberto Saviano (Scrittore e giornalista), Carlo Petrini (Presidente Slow Food Internazionale - Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo), Antonio Manzini (Attore, regista, scrittore), Armando Spataro (Già magistrato), Antonio Ricci (Autore televisivo), Dario Vergassola (Comico), Vito Mancuso (Teologo), Maurizio De Giovanni (Scrittore), Sabina Guzzanti (Attrice), Gene Gnocchi (Comico), Alberto “Bebo” Storti (Attore), Marco Revelli (Politologo), Dori Ghezzi (Cantante), Tomaso Montanari (Storico dell'arte), Alessandro Bergonzoni (Comico), Ascanio Celestini (Attore), Beppino Englaro, Paolo Rumiz (Scrittore), Gherardo Colombo (Già magistrato), Marco Paolini (Attore), Alberto Fortis (Cantautore), Gianni Farinetti (Scrittore), Riccardo Petrella (Economista), Grazia Francescato (Già Presidente WWF Italia, Verdi italiani ed europei), Roberto Romizi (Medico e Presidente Nazionale ISDE), Agostino Di Ciaula (Medico e Presidente Comitato Scientifico ISDE e Presidente ISDE Europa), Claudio Bisio (attore), Sandra Bonzi (giornalista), Mons. Filippo Santoro (Arcivescovo di Taranto e Presidente della Commissione episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace)
APPELLO
Quotazione in Borsa dell’acqua: NO grazie
Noi,
sottoscritte/i ci uniamo alla denuncia del Relatore Speciale dell’ONU sul diritto all’acqua Pedro Arrojo-Agudo che l’11 dicembre scorso ha espresso grave preoccupazione alla notizia che l’acqua, come una qualsiasi altra merce, verrà scambiata nel mercato dei “futures” della Borsa di Wall Street.
L’inizio della quotazione dell’acqua segna un prima e un dopo per questo bene indispensabile per la vita sulla Terra.
Si tratta di un passaggio epocale che apre alla speculazione dei grandi capitali e alla emarginazione di territori, popolazioni, piccoli agricoltori e piccole imprese ed è una grave minaccia ai diritti umani fondamentali.
L’acqua è già minacciata dall’incremento demografico, dal crescente consumo ed inquinamento dell’agricoltura su larga scala e della grande industria, dal surriscaldamento globale e dai relativi cambiamenti climatici.
E’ una notizia scioccante per noi, criminale perché ucciderà soprattutto gli impoveriti nel mondo.
Secondo l’ONU già oggi un miliardo di persone non ha accesso all’acqua potabile e dai tre ai quattro miliardi ne dispongono in quantità insufficiente. Per questo già oggi ben otto milioni di esseri umani all’anno muoiono per malattie legate alla carenza di questo bene così prezioso.
Questa operazione speculativa renderà vana, nei fatti, la fondamentale risoluzione dell’Assemblea Generale dell’ONU del 2010 sul diritto universale all’acqua e, nel nostro paese, rappresenterà un ulteriore schiaffo al voto di 27 milioni di cittadine/i italiane/i che nel 2011 si espressero nel referendum dicendo che l’acqua doveva uscire dal mercato e che non si poteva fare profitto su questo bene.
Se oggi l'acqua può essere quotata in Borsa è perchè da tempo è stata considerata merce, sottoposta ad una logica di profitto e la sua gestione privatizzata.
Per invertire una volta per tutte la rotta, per mettere in sicurezza la risorsa acqua e difendere i diritti fondamentali delle cittadine/i
CHIEDIAMO
Al Governo italiano di:
- prendere posizione ufficialmente contro la quotazione dell'acqua in borsa;
- approvare la proposta di legge “Disposizioni in materia di gestione pubblica e partecipativa del ciclo integrale delle acque” (A. C. n. 52) in discussione presso la Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici della Camera dei Deputati;
- sottrarre ad ARERA le competenze sul Servizio Idrico e di riportarle al Ministero dell’Ambiente;
- di investire per la riduzione drastica delle perdite nelle reti idriche;
- di salvaguardare il territorio attraverso investimenti contro il dissesto idrogeologico;
- impedire l'accaparramento delle fonti attraverso l'approvazione di concessioni di derivazione che garantiscano il principio di solidarietà e la tutela degli equilibri degli ecosistemi fluviali.