Forum Italiano dei Movimenti per L'Acqua

Internazionale

FAME


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Dal 14 al 17 Marzo 2012 si è svolto a Marsiglia il FAME (Forum Mondiale Alternativo dell'acqua) organizzato da movimenti e organizzazioni in difesa dell'acqua pubblica.
Infatti, in quelle stesse giornate, le grandi multinazionali dell'acqua organizzano il 6° incontro (World Water Forum) in cui cercherannno, ancora una volta, di indicare la via della privatizzazione e della produzione di profitti.

Il Forum italiano è stato presente in Francia come una delle delegazioni più numerose, insieme a delegazioni di tutto il mondo, non solo per affermare la propria contrarietà ma per ribadire l'alternativa possibile e manifestare per le strade di Marsiglia.
Da quell'esperienza sono nati percorsi e idee che sono sintetizzate nella la dichiarazione finale.

ACQUA BENE COMUNE E DIRITTO UNIVERSALE DELL’UMANITA

BRUXELLES : CONCLUSA L’ASSEMBLEA MONDIALE DEI CITTADINI E DEGLI ELETTI DELL’ACQUA.

L’ASSEMBLEA HA DECISO DI INVIARE UNA LETTERA SULL’ACQUA AI CAPI DI STATO E DI GOVERNO, AL CONSIGLIO DI SICUREZZA DELLE NAZIONI UNITE, AI PRESIDENTI DEI PARLAMENTI CON IMPEGNI E RICHIESTE.

Bruxelles, 21 marzo 2007 – Si e’ conclusa nella serata di ieri a Bruxelles nella sede del Parlamento Europeo l’Assemblea Mondiale dei Cittadini e degli Eletti per l’Acqua, iniziata domenica 18 marzo. Grande l’entusiasmo del Comitato internazionale organizzatore per i 650 partecipanti tra parlamentari, sindaci, amministratori locali, rappresentanti delle imprese pubbliche dell’acqua, responsabili dei sindacati della funzione pubblica e cittadini impegnati nei movimenti in difesa dell’acqua provenienti dall’Africa, dall’America latina, dall’America del Nord, dall’Asia e dall’Europa. E’ stato un bel modo di celebrare il 50^ Anniversario della Dichiarazione di Roma, un’idea alternativa di Europa. Nelle sessione conclusiva e’ stata approvata una lettera da inviare a tutti i Capi di Stato e di Governo del mondo, tutti i Presidenti dei Parlamenti nazionali, del Parlamento Europeo, del Parlamento Panafricano, del Parlatino (America latina) e i membri del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite con impegni e richieste concrete. La lettera sara’ pubblicata sui quotidiani Unita’, Avvenire e Liberazione di domani 22 marzo, in occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua.

Nella lettera - di cui riportiamo alcuni stralci - fra l’altro si legge : "Siamo convinti che non c’è nessuna inevitabilità all’attuale crisi dell’acqua nel mondo e al fatto che 1,5 miliardi di persone non hanno accesso all’acqua potabile e 2,6 miliardi non beneficiano di nessun servizio igienico-sanitario.

Di fronte a questa situazione sono stati assunti i seguenti impegni prioritari :

- far riconoscere l’accesso all’acqua come diritto umano universale, in occasione del 60° anniversario della Dichiarazione universale dei Diritti dell’Uomo (il 10 dicembre 2008) da parte del Consiglio dei Diritti Umani delle Nazioni Unite. Questo impegno è stato assunto dai Ministri presenti all’assemblea rappresentanti del governo italiano e boliviano ;

- contrastare le decisioni dei governi che perseguono l’inserimento dei servizi idrici fra quelli oggetto di negoziati per la loro liberalizzazione nell’ambito dell’Organizzazione Mondiale del Commercio.

- rinforzare il ruolo delle imprese pubbliche dell’acqua favorendo la creazione di consorzi e la cooperazione fra loro a livello dei bacini naturali ;

- realizzare una grande mobilitazione in favore di programmi di partenariato Pubblico-Pubblico fra le collettività locali Nord/Sud, Sud/Sud e Nord/Nord ;

- opporsi all’operato dei poteri pubblici che tendono a far dipendere sempre di più il finanziamento degli investimenti in infrastrutture e servizi pubblici da capitali privati in una logica strettamente finanziaria e speculativa. Ci siamo pertanto impegnati a richiedere la creazione di una Commissione d’inchiesta sui Fondi d’Investimento internazionale specializzati nell’acqua (...) ;

- rafforzare tutti gli impegni dei “Portatori d’acqua” a livello delle scuole, delle comunità e degli Enti locali, dei singoli cittadini.

In particolare i partecipanti all’AMECE richiedono ai tutti i Capi di Stato e di Governo del mondo, tutti i Presidenti dei Parlamenti nazionali, del Parlamento Europeo, del Parlamento Panafricano, del Parlatino (America latina) :

- aderire all’iniziativa per il riconoscimento dell’acqua come diritto umano introducendo questo principio nelle Carte Costituzionali dei singoli paesi ai diversi livelli territoriali, e contemporaneamente formalizzare lo Statuto dell’acqua come bene comune pubblico ;

- prendere le disposizioni necessarie affinchè le istituzioni pubbliche non debbano più far ricorso ai mercati di capitale privato per il finanziamento degli investimenti pubblici ;

- istituire come Nazioni Unite un’Agenzia Mondiale dell’Acqua a tutela delle capacità autonome delle comunità locali di governare le risorse idriche nell’interesse delle popolazioni, delle generazioni future e degli ecosistemi naturali ;

- assumere, di conseguenza, la diretta responsabilità dei Forum Mondiali dell’Acqua, oggi esercitata in modo non legittimo e ingiustificato da un’organizzazione privata sotto il controllo e l’influenza delle imprese multinazionale dell’acqua che è il Consiglio Mondiale dell’acqua.

Noi non abbiamo nessun diritto di impedire a più di due miliardi di persone, in maggioranza donne e bambini, il diritto a una vita umana e dignitosa. L’acqua è pace, e deve essere fonte di futuro condiviso e partecipato".

www.amece.net

Info :

Segreteria Contratto Mondiale dell’Acqua : Rosario Lembo tel. +39.339.2797187, segreteria@contrattoacqua.it - www.contrattoacqua.it

Ufficio stampa : Nicola Perrone, tel. +39.329.0810937, ufficiostampa@cipsi.it - www.cipsi.it

REPORT RIUNIONE TENUTASI A BRUXELLES IL 19 MARZO NELL’AMBITO DI AMECE

Alla riunione hanno partecipato una sessantina di persone e sono stati affrontati due argomenti interconnessi tra loro : lo stato dell’arte del DDL Lanzillotta e la campagna di raccolta firme per la legge d’iniziativa popolare per l’acqua.

Di seguito, le informazioni e analisi condivise :

a) il DDL Lanzillotta sembra aver subito un’accelerazione dopo l’approvazione dei cosiddetti "12 punti di Prodi". L’attuale testo mantiene l’obbligo della privatizzazione dei servizi pubblici locali (ad eccezione dell’acqua), lasciando come unica alternativa la gestione diretta, in economia, da parte degli enti locali. Un’evidente “boutade”, poiché, stanti il patto di stabilità interno e i reiterati tagli dei trasferimenti agli enti locali, la gestione in economia sarebbe concretamente possibile - forse - solo per comuni di piccolissime dimensioni. C’è una spinta all’approvazione del DDL Lanzillotta, ma è anche vero che sono stati presentati in Commissione Affari Costituzionali del Senato oltre 350 emendamenti,

quindi si prevede che la partita si concluda nei prossimi due mesi ;

b) la Campagna per la legge sull’acqua sta procedendo bene, ma si è rilevata la necessità di non allentare l’impegno, perché l’obiettivo del raggiungimento di 500.000 firme è possibile solo con una continuità di azione e con un’ulteriore diffusione in tutti i territori ; per quanto riguarda la richiesta di moratoria immediata sui processi di privatizzazione in corso, è stato predisposto un testo normativo, che dovrebbe essere inserito nel prossimo decreto di riordino della Legge 152 sulla normativa ambientale, con tempi previsti nell’arco di un mese e con attuazione immediata ; anche su questo si è espressa la necessità di dare continuità alla riuscita manifestazione nazionale del 10 marzo a Palermo ;

Sulla base di queste informazioni ed analisi, è stata avanzata la necessità di una mobilitazione continua che affronti i due aspetti della questione, avendo ben chiara la articolata necessità che :

a) la richiesta di moratoria sui processi di privatizzazione dell’acqua venga ottenuta in tempi brevi ;

b) la campagna per la legge sull’acqua proceda con ancor più impegno ed azione ;

c) l’opposizione al DDL Lanzillotta trovi spazi visibili di comunicazione ;

d) sia chiaro a tutti che nessuno scambio fra moratoria sull’acqua e privatizzazione degli altri servizi pubblici locali possa essere pensato come “scambio” accettabile per i movimenti.

Le proposte emerse dalla riunione, in merito all’insieme dei temi sopra descritti, sono le seguenti :

a) sostegno all’appello contro il DDL Lanzillotta, proposto e già messo in rete dalla Rete Nuovo Municipio, che ha già raccolto centinaia di adesioni da amministratori degli enti locali ;

b) costruzione di una GIORNATA NAZIONALE per SABATO 21 APRILE a ROMA, articolata in due momenti, specifici ma tra loro collegati, come segue :

- mattino : assemblea pubblica “No al DDL Lanzillotta, per una gestione pubblica dei servizi”

- pomeriggio : assemblea nazionale dei movimenti per l’acqua su : moratoria subito sui processi di privatizzazione ; riflessioni sull’andamento della campagna a metà del suo percorso ; proposte d’iniziativa politica per la seconda parte della raccolta firme e per la gestione successiva.

L’iniziativa del mattino potrebbe essere promossa da diversi soggetti, come la Rete Italiana per i Servizi Pubblici (ex- campagna Stop Bolkestein), la rete degli Enti Locali e il Forum dei Movimenti per l’Acqua ; l’iniziativa del pomeriggio sarebbe ovviamente promossa dal Forum dei Movimenti per l’Acqua.

Il presente report viene inviato per riflessioni e commenti in merito. Se verrà confermata condivisione complessiva, si procederà comunicando in seguito anche gli aspetti logistico-organizzativi.

L’ ASSEMBLEA DEGLI ITALIANI PRESENTI AD AMECE A BRUXELLES

No alla gestione dell’acqua da parte dei privati !

Carissimi,

appena tornata dall’Assemblea AMECE tenutasi a Bruxelles, presso il Parlamento europeo, dal 18 al 20 marzo u.s., sento la necessità di inoltrare un minimo contributo, video ed audio (purtroppo di non buona qualità, dati i mezzi) che ho registrato a Bruxelles.

Vista la numerosa partecipazione dei nostri validi e accessoriati combattenti italiani per l’acqua, che hanno ripreso abbondantemente la tre-gioni, mi limito a inoltrare quanto, secondo me, è stato significativo (ma inanzitutto la cui qualità di registrazione è passabile).

Credo però che da ora in poi non dobbiamo lasciarci ingannare da messaggi sbagliati che non sono a nostro favore. In tv e attraverso i tanti mezzi d’informazione. In questi giorni, stiamo ascoltando bei messaggi, interviste, slogan a favore dell’acqua bene comune, dell’acqua come bene da tutelare, da salvaguardare, perchè prezioso. E’ vero, è prezioso, specialmente per chi ne vuole fare una merce e guadagnarci. Credo che i nostri slogan, e il nostro messaggio, da ora in poi, debbano essere : "No alla gestione dell’acqua da parte dei privati !!!". La gente deve percepire forte e chiaro questo messaggio, altrimenti faremo il gioco dei privatizzatori, i quali asseriscono che :"l’acqua è talmente importante che la si deve pagare a caro prezzo".

Non desidero dire altro sull’avvenuta 1° Assemblea dei cittadini e degli eletti per l’acqua se non che il problema della gestione dell’acqua affidata ai privati è grande e che è necessario il coinvolgimento di tutti se vogliamo arrivare alla giusta gestione, ovvero quella totalmente pubblica. E’ stato ribadiato e scandito chiaramente il tutte le lingue possibili, dai vari rappresentanti dei Paesi presenti all’Assemblea.

Ciao.

Consiglia Salvio (Campania)

Relazione di Danielle Mitterrand , presidente della Fondazione France Libertè - Parte prima

Relazione di Danielle Mitterrand , presidente della Fondazione France Libertè - Seconda prima

Apertura Assemblea

Video-conferenza Bruxelles-France

Ingresso Parlamento

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Lettera di un italiano a Parigi

acqua_-_copieVivendo all’estero, è spesso difficile avere la percezione della risonanza di una notizia nell’opinione pubblica del proprio paese. Se poi quando questa è arrivata non si era in patria, non se ne leggevano i giornali e/o si era in tutt’altre faccende affaccendati, questa percezione rischia di sfuggire del tutto; certo esiste Google, ma è una macchina del tempo difettosa e parziale: restituisce solo le informazioni arrivate (ed, eventualmente, le reazioni causate) alla minoranza che legge i giornali, magari dibatte in rete ed esprime il proprio punto di vista.

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