Forum Italiano dei Movimenti per L'Acqua

Notizie Nazionali

Breve guida ai questiti referendari - Le leggi che vogliamo abrogare e perché

PRIMO QUESITO: fermare la privatizzazione dell’acqua

Si propone l’abrogazione dell’art. 23 bis (dodici commi) della Legge n. 133/2008 , relativo alla privatizzazione dei servizi pubblici di rilevanza economica.

È l’ultima normativa approvata dal Governo Berlusconi. Stabilisce come modalità ordinarie di gestione del servizio idrico l’affidamento a soggetti privati attraverso gara o l’affidamento a società a capitale misto pubblico-privato, all’interno delle quali il privato sia stato scelto attraverso gara e detenga almeno il 40%.

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Lettera aperta all'Italia dei Valori del 31 marzo - Pubblicata su Liberazione, Manifesto, Unità

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Siamo le donne e gli uomini che in questi anni e in tutti i territori hanno promosso sensibilizzazione e cultura, mobilitazione e proposte contro la privatizzazione dell’acqua, per il suo riconoscimento come bene comune e diritto umano universale e per la ripubblicizzazione del servizio idrico.Tutte e tutti assieme abbiamo costituito il Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua e presentato nel 2007 una proposta di legge d’iniziativa popolare sottoscritta da oltre 400.000 cittadini.

Il 20 marzo scorso abbiamo promosso una grande manifestazione di 200.000 persone, che ha inondato le strade di Roma e lanciato una nuova stagione di mobilitazione per il diritto all’acqua, attraverso la promozione di tre referendum per l’acqua pubblica.

Il 31 marzo abbiamo depositati i tre quesiti in Cassazione, insieme alla più vasta coalizione sociale che si è riusciti a costruire negli ultimi anni in questo Paese: oltre al popolo dell’acqua, sono con noi gran parte del mondo cattolico e religioso, il mondo ambientalista, l’associazionismo sociale e di movimento, le reti della cooperazione solidale, le associazioni dei consumatori, il mondo sindacale, il popolo viola e il Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per l'Acqua Pubblica. Alcuni partiti hanno deciso di sostenere questa esperienza.

La cosa più straordinaria di questo movimento così ricco e variegato è che la gran parte delle persone che ne fanno parte sono cittadine e cittadini alla loro prima esperienza di attivismo sociale; uomini e donne che, su un bene essenziale come l’acqua, hanno deciso di mettersi in gioco in prima persona, di scommettere sul fatto che l’impegno sociale possa ancora significare partecipare al cambiamento sociale, alla ricostruzione di una democrazia reale e di una politica capace di parlare ai bisogni delle persone.

In queste ore abbiamo saputo che l’Italia dei Valori, nonostante gli incontri in precedenza avvenuti con la coalizione che promuove il referendum, intende procedere a promuovere autonomamente un proprio referendum sull’acqua, ponendo così la propria iniziativa in aperta competizione con quella comunemente condivisa.

Se tale intenzione corrispondesse al vero, chiediamo da subito all’IdV di fermarsi e, a questo scopo, abbiamo già inoltrato la richiesta di un incontro urgente.

Crediamo sia chiaro a tutte e tutti gli iscritti all’IdV l’enorme danno che una scelta del genere provocherebbe alla comune battaglia per l’acqua bene comune e all’idea di una nuova politica che possa generarsi a partire dalla partecipazione diretta delle cittadine e dei cittadini.

La battaglia per l’acqua ha già smosso milioni di coscienze, ha rimesso in discussione culture politiche sedimentate, ha già vinto culturalmente nel Paese.

E’ possibile portarla tutte e tutti assieme fino alla vittoria politica?

E’ possibile per una volta non anteporre gli interessi di appartenenza ad un obiettivo grande, condiviso e di civiltà, come quello per l’acqua bene comune?

E’ possibile per una volta parlare al Paese con un linguaggio nuovo, comune e comprensibile a tutte e tutti?

 

 

Comitato Promotore Referendum Acqua

 

Il 24 parte in tutta Italia la raccolta firme

nasoneIl Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua, costituito da centinaia di comitati territoriali che si oppongono alla privatizzazione, insieme a numerose realtà sociali e culturali ha deciso di promuovere 3 quesiti referendari, depositati presso la Corte di Cassazione di Roma mercoledì 31 marzo 2010. Sosterranno tale iniziativa anche diverse forze politiche.

A partire dal sabato 24 aprile inizieremo la raccolta delle firme, in tre mesi dovremo arrivare almeno a quota 500.000 per poter richiedere i referendum. I banchetti per la raccolta delle firme saranno allestiti su tutto il territorio nazionale.

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volantino Acqua pubblica2018