Forum Italiano dei Movimenti per L'Acqua

Notizie Nazionali

Consulta boccia ricorso regioni al Decreto Ronchi

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Oggi pomeriggio la Corte Costituzionale ha bocciato i ricorsi che alcune regioni (Marche, Liguria, Puglia, Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Piemonte) avevano opposto al Decreto Ronchi. La privatizzazione dei servizi idrici andrà avanti a tappe forzate. A questo punto i tre referendum per l'acqua pubblica previsti per la prossima primavera sono l'unica strada per salvare questo bene comune dalla speculazione e dalle logiche di mercato. Il Comitato Promotore dei referendum ribadisce la necessità di approvare un immediato provvedimento di moratoria sugli affidamenti dei servizi idrici previsti dal Decreto Ronchi perché il voto referendario sia uno strumento di reale partecipazione democratica.

 

Una buona notizia dalle Marche

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Il 15 novembre l’assemblea dei sindaci della Società di gestione del servizio idrico dell’ATO5 Marche Sud che comprende 59 Comuni ha approvato all’unanimità un Ordine del Giorno presentato dal Comune di Grottammare intitolato “mantenimento della gestione pubblica del servizio idrico integrato…” nel quale si chiede alla Regione Marche di “riconoscere ai Comuni la facoltà di organizzare il Servizio Idrico Integrato in forme non aventi rilevanza economica” e tra queste ci cita, in primo luogo "l'azienda speciale consortile".

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Velletri, emergenza arsenico

arsenico-nella-falda-chiusa-discarica-bariLe preoccupazioni del Comitato per l'acqua pubblica di Velletri erano, purtroppo, fondate. Secondo l'assessore regionale all'ambiente Mattei - intervistato questa mattina da Il Messaggero - la commissione europea "non intende rinnovare la deroga" per l'Arsenico nel Lazio. Dunque, ora è vera emergenza.

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Rivedi la puntata di Ambiente Italia sull'acqua

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Clicca qui per rivedere la puntata di Ambiente Italia di sabato 13 novembre sull'acqua pubblica
Leggi qui la critica di Aldo Grasso alla trasmissione

In duemila sabato davanti al Pirellone

lombardia2Sabato 13 novembre, eravamo in più di 2 mila davanti al Pirellone per dire NO alla privatizzazione dell'acqua in Lombardia, alla Manifestazione contro la legge regionale sull'acqua. Tre ore di protesta colorata e festosa, con l'intervento dei Comitati acqua della Lombardia, sindacalisti CGIL, sindaci in fascia tricolore, assessori, consiglieri comunali e provinciali. Ma anche momenti di divertimento con l'esibizione di cantanti, comici, attori, con la regia di Diego Parassole; sono intervenuti: Luca Bassanese, Henry Zaffa, Gianluca De Angelis, Luca Klobas, Eugenio Chiocchi, Renato Sarti e la Contrabbanda. Tantissime le foto e i video disponibili in rete

Video della conferenza stampa

giornali

I video della conferenza stampa di venerdì 12, potete vederli qui

14 GIUGNO FESTE IN PIAZZA

Le nostre piazze

le piazze dell'acqua il 14 giugno
i video


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Prima audizione per la proposta di legge regionale in Sicilia

siciliaSi è svolta ieri mattina, 9 novembre, a Palermo, presso la IV Commissione - Ambiente e Territorio- dell’Assemblea Regionale, la prima  audizione dei Sindaci presentatari del disegno di legge di iniziativa consiliare, Principi per la tutela, il governo e la gestione pubblica delle acque. Disposizioni per la ripubblicizzazione del servizio idrico in Sicilia”

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"Effetto condizionato" per il ddl sull'acqua in Puglia. Passa la proposta Losappio

PUGLIA

Sarà una moratoria a tempo a dirimere l’impasse che la legge sulla gestione pubblica della risorsa acqua potrebbe causare a seguito di un’eventuale ricorso alla Corte Costituzionale del governo nazionale. Ma spieghiamo bene di che si tratta. La seconda e la quinta commissione in seduta congiunta avrebbero dovuto iniziare l’esame del ddl proposto dall’assessore Fabiano Amati, relativo al governo e alla gestione del servizio idrico con la annessa costituzione dell’Azienda pubblica regionale.

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Sabato 13 manifestazione a Milano

lombardia2Nonostante il milione e 400 mila firme per il referendum contro la privatizzazione dell'acqua, delle quali ben 237 mila raccolte nella sola Lombardia, la giunta regionale il 26 ottobre ha approvato un progetto di legge che anticipa i tempi di applicazione del decreto Ronchi, in pratica obbliga a privatizzare le gestioni del servizio idrico lombardo prima dei referendum, che dovrebbe svolgersi la primavera prossima. Il rischio è che l'acqua di tutta la Lombardia finisca nelle mani di poche imprese private, italiane o straniere, interessate solo a fare profitto; in tal modo si porrebbe fine alle virtuose gestioni pubbliche che, in alcune provincie della Lombardia, risultano all'avanguardia a livello europeo. Per questo, sabato 13 novembre saremo in piazza, a Milano, per dire no. Guarda la locandina.

volantino Acqua pubblica2018