Forum Italiano dei Movimenti per L'Acqua

Notizie Nazionali

Basta bugie sull'acqua in bottiglia

mineraleSu diverse testate oggi in edicola il presidente di Mineracqua Ettore Fortuna afferma quanto alla sua struttura stia a cuore la questione ambientale. Vale la pena ricordare alcuni dati emersi dalla ricerca "Il far west dei canoni di concessione per le acque minerali" realizzata da Legambiente e Altreconomia a marzo di quest'anno (scaricabile su www.imbrocchiamola.org). Per prima cosa diciamo che l'acqua che arriva al rubinetto di casa è acqua buona, controllata per legge e assolutamente salutare in quanto i valori di soglia previsti dalle leggi vigenti per i metalli pesanti, colibatteri, sono più bassi per l'acqua di rubinetto piuttosto che per quella venduta in bottiglia.

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Lettera aperta a Turiddo Campaini (Unicoop Firenze) ed Enrico Rossi (Presidente Regione Toscana)

giglio1Egregi, poche parole per chiedere un vostro autorevole aiuto. Dal 16 giugno 2009, che con una lettera appello sottoscritta dalla quasi totalità dei Lavoratori Publiacqua della sede di San Giovanni VA, chiediamo alla Presidenza e Direzione della ns. Azienda, l'installazione di un dispencer per bere insieme agli Utenti dell'ufficio al pubblico la ns acqua e mettere fine al ricorso massiccio alle bottigline di acque minerali somministrate dal distributore automatico collocato presso la ns. sede aziendale.

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Federconsumatori: bolletta sempre più cara

federconsumatoriSecondo l'indagine sul servizio idrico nazionale della Federconsumatori, nel 2010 si èr registrato un aumento del 6,16% pari a 19,03 euro in più. Dallo studio condotto su 47 città italiane in base al consumo medio (200 metri cubi annui) emerge anche che dal 1998 al 2010 l'incremento totale è stato di 150,8 euro pari all'85%. Come nel 2009 anche nel 2010 la cittaà più cara è Firenze (478,05 euro), seguita da Arezzo, Grosseto, Livorno, Pisa, Brindisi, Foggia, Lecce, Bari e Taranto. Seguono poi le città dell'Emilia Romagna. Mentre alcune delle città più economiche si confermano quelle del 2009 come Lecco e Lodi.

Puglia, lettera ai consiglieri regionali

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Il Comitato Pugliese "Acqua Bene Comune" ha preso carta e penna e ha scritto ai consiglieri del Consiglio Regionale, per sollecitare l'approvazione del disegno di legge per la costituzione dell'azienda pubblica regionale “Acquadotto pugliese”. “Vi scriviamo – si legge nella missiva – perché sono oramai decorsi i 100 giorni dall’inizio della nuova legislatura durante i quali l’attuale Governo aveva preso, in campagna elettorale, ufficialmente e pubblicamente l’impegno di trasformare il DDL in oggetto in Legge”. Si chiede ai consiglieri pugliesi di dare corso, con sollecitudine, agli impegni assunti dai rispettivi partiti con la cittadinanza durante la campagna elettorale.

 

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Centrali idroelettriche, un tesoro per la Lega

bossi2L’acqua vale oro. Produce energia elettrica senza inquinare. E, miracolo ancora più incredibile, rimette in sesto le finanze disastrate delle Province: nelle casse delle amministrazioni – quando la riforma sarà a regime – potrebbero arrivare 1,4 miliardi. A costo zero per lo Stato. Attenzione, la pioggia di denaro non cadrà su tutte le province, ma soltanto su quelle che ospitano centrali idroelettriche. 

Cobas - USB: preoccupazione per la situazione in Toscana

cartinaCi rivolgiamo ai referenti istituzionali in indirizzo, ai lavoratori del ciclo idrico integrato, alle associazioni dei consumatori, alle associazioni laiche e religiose, alle organizzazioni sindacali, ai partiti  e a tutti coloro che hanno a cuore la tutela dell’acqua come bene comune  e il rispetto della democrazia,  per segnalare  la notizia, della creazione di una società accorpata per la gestione dei servizi di ingegneria e altri servizi fondamentali ad alto contenuto tecnologico, parte integrante del ciclo idrico integrato.

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Servizio di rilevanza economica? Decide l'ente

ente_localeLa qualificazione di un servizio pubblico locale secondo il parametro della rilevanza economica o meno non dipende dalla sola capacità di produrre utili del modulo gestionale, ma dai vari elementi di sviluppo nel contesto. Il Consiglio di Stato, sezione V, con la Sentenza 6529 del 10 settembre 2010, propone una lettura innovativa delle linee-guida definite dall'ordinamento comunitario, esaminando il caso di due comuni che avevano deciso di non esternalizzare più (mediante appalto) il servizio di refezione scolastica, ma di gestirlo in forma associata mediante affidamento all'istituzione per i servizi alla persona di uno dei due enti.

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Difendiamo il diritto all'acqua

logo_onuIl "Consiglio dei diritti umani" a Ginevra a breve affronterà un passaggio delicatissimo nel percorso legato al riconoscimento del diritto all'acqua. Come preannunciato all'assemblea nazionale di Firenze (gruppo di lavoro "Pianeta acqua") alcuni paesi – accogliendo le pressioni delle potenti corporation dell'acqua europee – stanno cercando di mettere in approvazione un testo che di fatto "svuota" di senso la risoluzione appena approvata dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite sul diritto all'acqua da garantire attraverso risorse della collettività e attraverso l'intervento delle istituzioni pubbliche. Il testo preparato da Germania e Spagna cerca di reintrodurre dalla finestra quello che l'Assemblea Generale aveva scacciato dalla porta, dichiarando la possibilità, da parte degli Stati, di demandare ad attori non statuali e non pubblici la gestione dei servizi idrici. Purtroppo abbiamo davanti poco tempo. Dobbiamo convincere il Presidente del Consiglio dei diritti umani e i consiglieri e le delegazioni di Germania e Spagna presso le Nazioni Unite a Ginevra. Ai link indicati trovate tre mail da spedire ai diretti interessati entro il 29 settembre.

Appello Assemblea Movimenti per l'acqua

piccola2L'Assemblea Nazionale dei Movimenti per l'acqua di Firenze (18 e 19 settembre) ha promosso un appello "a tutti gli uomini e le donne di questo paese" perché "in questi mesi che ci porteranno al referendum si apra una grande stagione di sensibilizzazione sociale sul tema dell’acqua, e si produca, ciascuno nella sua realtà e con le sue attitudini e potenzialità, uno straordinario sforzo di comunicazione sull’importanza della vertenza in corso e sulla necessità del coinvolgimento di tutto il popolo italiano, con l’obiettivo di arrivare all’affermazione dei tre referendum abrogativi".

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Appello per una Patagonia senza dighe

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Siamo donne e uomini appartenenti a diverse realtà che hanno condiviso la necessità di avviare in Italia una campagna di sensibilizzazione e informazione con l'obiettivo di impedire la realizzazione del cosiddetto “Progetto HidroAysén” nella Patagonia cilena, ossia la costruzione di 5 dighe e di un elettrodotto di 2.300 chilometri, che portato a compimento minaccerà gravemente un ecosistema naturale di rilevanza mondiale.

Abbiamo raccolto l'invito alla mobilitazione rivoltoci dal Consiglio per la Difesa della Patagonia e dalla campagna cilena “Patagonia sin Represas” in particolar modo perchè Enel è la capofila delle imprese che intende realizzare questo nefasto progetto.

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volantino Acqua pubblica2018